IoThings Milan 2019 – la corsa italiana alla trasformazione digitale
La trasformazione digitale delle imprese italiane non può prescindere da un adeguamento delle competenze in ottica 4.0. Questo l’appello lanciato durante la prima giornata di lavori a IoThings Milan 2019.
> IOTHINGS Milan 2019 - appuntamento su trasformazione digitale, 5G e IA
Intelligenza artificiale, 5G, cloud e Internet of Things sono alcune delle nuove tecnologie al centro della rivoluzione Industria 4.0, che sta radicalmente cambiando il modelli di business e i sistemi di produzione delle aziende italiane.
> IOTHINGS Milan 2019 - fondi UE post 2020 per l'innovazione digitale
Trasformare le competenze per crescere
Con il Piano nazionale Impresa 4.0 il Governo italiano sta cercando di sostenere le imprese che vogliono investire nelle tecnologie digitali, ma bisogna fare i conti con un sistema produttivo italiano caratterizzato da una forte arretratezza informatica rispetto al resto d’Europa.
La quarta rivoluzione industriale ha rilanciato le aziende italiane, ma non tutte investono in questa direzione, ha sottolineato Alvise Biffi, Presidente Piccola Industria, Confindustria Lombardia. In Lombardia, ad esempio, la situazione è un po’ a macchia di leopardo; sono soprattutto le aziende elettromeccaniche che effettuano investimenti innovativi, con l’obiettivo di migliorare innovazioni già presenti sul mercato.
Le PMI più avanzate hanno iniziato anche a lavorare sul fronte delle competenze, affidandosi tuttavia a consulenti esterni; quello che manca ancora oggi è il know how interno.
Le nuove tecnologie digitali rappresentano una grande opportunità di crescita per le imprese italiane, ma è necessario adeguare le competenze all’attuale contesto digitale. Il principale problema dell’Italia è quello delle “quote digitali all’interno dei board aziendali”, ha affermato Biffi. Anche nelle grandi aziende, infatti, mancano figure professionali che abbiano la capacità di capire le potenzialità delle nuove tecnologie e come reinterpretare l’attività imprenditoriale.
Il panorama produttivo italiano è caratterizzato da imprese familiari, il 30% delle quali sono governate da imprenditori over 70 e il 60% da over 60, che – nonostante l’esperienza - faticano ad allineare la prospettiva di sviluppo aziendale agli scenari 4.0.
Ne consegue che la trasformazione delle competenze è un fattore chiave per cambiare modello di business, per rafforzare la competitività delle imprese e per portare valore nelle filiere complesse. Le aziende che vogliono investire nella trasformazione delle competenze sviluppando progetti di formazione ad hoc possono contare sia sui fondi europei che sui fondi interprofessionali, ha proseguito il Presidente Piccola Industria, ricordando anche il ruolo svolto dai competence center e dai Digital Innovation Hub.
I competence center, individuati dal MISE attraverso un apposito bando, sostengono le aziende, in particolare le PMI, nella realizzazione di nuovi prodotti, processi e servizi, tramite lo sviluppo e l’adozione di tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0; i Digital Innovation Hub, invece, accompagnano le imprese nel processo di digitalizzazione indirizzandole verso le tecnologie più consone alle proprie esigenze.
> Industria 4.0: la graduatoria del bando per centri di competenza
Intelligenza artificiale, l’Europa punta sull’etica
Negli ultimi anni tutti i paesi del mondo hanno iniziato a sviluppare la propria strategia nazionale per l’intelligenza artificiale (IA), ha spiegato Emanuela Girardi, founder Pop AI e membro del gruppo di esperti IA del MISE.
Stati Uniti e Cina sono i leader del settore ed hanno definito due strategie di sviluppo completamente diverse; da un lato gli USA hanno adottato un approccio market driven, mentre in Cina ha prevalso un approccio governocentrico.
L’Europa invece ha sviluppato una strategia focalizzata sull’uomo e sull’etica, con tre principali aree di intervento: stimolare la capacità tecnologica e industriale, affrontare le sfide socio-economiche, definire un quadro regolamentare su diritti e valori dell’UE.
Lo scorso dicembre la Commissione UE ha presentato un piano coordinato predisposto insieme agli Stati membri per promuovere lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA in Europa. Il piano propone azioni congiunte per una cooperazione più stretta e più efficiente tra gli Stati membri, la Norvegia, la Svizzera e la Commissione in quattro ambiti chiave: aumento degli investimenti, accessibilità a un maggior numero di dati, promozione del talento e salvaguardia della fiducia.
Il gruppo di alto livello sull’intelligenza artificiale ha pubblicato poi una prima bozza delle linee guida per il codice etico sull’IA. Il documento, elaborato da 52 esperti, definisce una serie di concetti da tenere a mente nello sviluppo e nell’uso dell’intelligenza artificiale affinché vengano rispettati i principi etici e i diritti fondamentali.
A livello nazionale, invece, diversi Stati membri stanno definendo le rispettive strategie per lo sviluppo e l’applicazione dell’IA. Anche l’Italia ha individuato il gruppo di esperti che elaborerà la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale.
FabLab e maker digitali
L’applicazione delle tecnologie digitali non ha confini; dalla mobilità multimodale e sostenibile ai dispositivi medico-sanitari, passando per l’agricoltura, l’arte e l’architettura sono numerosi gli ambiti in cui innovare grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie.
In questo contesto le competenze giocano un ruolo fondamentale, come dimostrato dalla nascita di nuove figure professionali – i maker digitali o artigiani digitali – e dei laboratori di fabbricazione digitali, i cosiddetti fab lab.
Il FabLab Milano, per esempio, è un luogo di condivisione e coworking, pensato per mettere in comunicazione gli studenti con le aziende, gli artigiani con le imprese. In questo laboratorio vengono facilitati lo scambio di idee e la nascita di nuovi progetti grazie a servizi personalizzati dedicati alle idee progettuali di qualsiasi genere.
Grazie alla collaborazione con il FabLab Milano e lo studio di progettazione e prototipazione rapida ShapeMode, recentemente è nato a Milano l’Istituto Numen, dedicato alla formazione professionale nel campo dell’innovazione tecnologica e digitale, ha spiegato Salvo Trovato general manager presso l’Istituto Numen. L’offerta formativa dell’Istituto è orientata alla ricerca e alla sperimentazione nell’ambito dei nuovi strumenti digitali per la progettazione, la fabbricazione, il design e la comunicazione.
> Intelligenza artificiale - commenti alle linee guida per codice etico