Proprieta' intellettuale - consultazione UE per tutela nei paesi terzi
Aperta fino a fine maggio la consultazione pubblica sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi. L’obiettivo è individuare le zone più a rischio sul fronte della contraffazione.
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La consultazione si inserisce nell’ambito della Strategia UE per la tutela e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi, il cui obiettivo è promuovere tali diritti e lottare contro le loro violazioni al di fuori dell'UE.
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Proprietà intellettuale e paesi terzi
I diritti di proprietà intellettuale sono uno dei principali strumenti di cui dispongono le imprese, i creatori e gli inventori per trarre profitto dal capitale che investono nella conoscenza, nell'innovazione e nella creatività.
Tuttavia la corretta applicazione di questi diritti è di scarsa utilità se non sono in vigore norme e procedure chiare e adeguate per tutelarli, all’interno degli Stati membri e al di fuori dell’UE.
Attraverso la Strategia per la tutela e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi, l’UE intende assicurare un'interazione regolare con tutte le parti interessate al fine di migliorare la comprensione della funzione dei diritti di proprietà intellettuale e degli effetti della loro violazione.
L'obiettivo è portare avanti azioni multilaterali volte a rafforzare il quadro internazionale dei diritti di proprietà intellettuale, garantendo che gli accordi commerciali bilaterali offrano un'adeguata ed efficace protezione ai titolari dei diritti e che siano colmate le lacune fondamentali esistenti nei paesi partner, adeguando gli impegni al livello di sviluppo dei paesi terzi.
Consultazione pubblica
Scopo della consultazione pubblica è identificare i paesi terzi dove la tutela e l'enforcement della proprietà intellettuale costituiscono una criticità e aggiornare la lista dei paesi critici (priority countries) che la Commissione UE pubblica ogni due anni.
Per partecipare è necessario rispondere ad un questionario online entro il 26 maggio 2019.
I quesiti vertono su diversi aspetti, dalle difficoltà incontrate nei paesi terzi nelle procedure per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale a possibili azioni da implementare in Europa per contrastare la contraffazione.
I contributi ricevuti saranno presi in considerazione dalla Commissione europea per individuare potenziali rischi nei paesi critici, e definire nuove strategie di business per tutelare al meglio la proprietà intellettuale delle imprese europee.