Festival sviluppo sostenibile - le richieste di imprese e finanza
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sta diventando sempre più spesso un riferimento per le strategie aziendali e la finanza. Per questo le dieci associazioni imprenditoriali più rappresentative chiedono al Governo di istituire un tavolo ad hoc.
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Nell’ambito dell'evento organizzato presso la sede di Assolombarda in occasione del Festival per lo sviluppo sostenibile, Alleanza delle Cooperative, Confagricoltura, Confartigianato, Cia, Cna, Confcommercio, Confindustria, Febaf, Unioncamere e Utilitalia indicano in un documento congiunto le linee d’azione necessarie per accelerare il passo verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.
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Le imprese e la finanza per lo sviluppo sostenibile
Una “carta” che indica gli interventi necessari per creare un contesto idoneo per accelerare il decoupling tra crescita economica e pressione ambientale, affrontare la dimensione sociale della transizione ecologica del sistema produttivo, favorire lo sviluppo dei territori e la loro resilienza e promuovere un modello economico orientato allo sviluppo più attento all’ambiente e ai temi sociali, secondo le linee di azione necessarie per accelerare il passo verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, firmata dai 193 Paesi dell’ONU nel settembre 2015.
"La sostenibilità è sempre più considerata un fattore strategico dalle imprese oltre ad essere un importante elemento valoriale e reputazionale", commenta Pierluigi Stefanini, Presidente dell'ASviS.
"Allo stesso tempo, il mondo della finanza guarda con sempre più attenzione a realtà imprenditoriali innovative, rispondenti ai criteri Environmental, Social and Governance (ESG). Tali criteri obbligano ad un cambiamento di prospettiva e ad investire non tanto nell'ottica di un vantaggio immediato, ma in una prospettiva di medio-lungo termine".
Una prospettiva richiamata anche dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, che in occasione dell’apertura del Festival ha annunciato la decisione dell’istituto di adottare una strategia di investimento che integra considerazioni Esg nella gestione del proprio portafoglio azionario.
"L'Agenda 2030 riconosce alle imprese e alla finanza un ruolo fondamentale", sottolinea il Portavoce dell'ASviS Enrico Giovannini, "ed è evidente il cambiamento culturale che sta avvenendo, anche in Italia. Il nostro Paese è ricco di aziende virtuose rispetto allo sviluppo sostenibile, ma questo non vale ancora per il sistema nel suo complesso, anche per l'assenza di politiche adeguate. Il documento unitario elaborato grazie all'ASviS - aggiunge Giovannini - dà un segnale forte al Governo e alle altre istituzioni. Ora, però, bisogna passare ai fatti e ci auguriamo che il Presidente del Consiglio convochi quanto prima il tavolo proposto dalle associazioni, anche in vista della preparazione della prossima Legge di Bilancio".