Cina: come aderire alla missione istituzionale e imprenditoriale a Tianjin
C’è ancora tempo per aderire alla missione istituzionale e imprenditoriale che si svolgerà a fine settembre in Cina, nella Municipalità di Tianjin.
> Cina 2019 - sfide e opportunità per le imprese italiane
L’annuncio della missione era arrivato a metà luglio dopo l‘incontro tra Luigi Di Maio - allora ministro dello Sviluppo economico - con i vertici della municipalità cinese, in un mese caratterizzato dalla sigla di una serie di intese tra attori italiani e cinesi a cominciare da quella tra ICE e il Gruppo Suning.
Missione istituzionale e imprenditoriale a Tianjin
Si chiudono infatti il 10 settembre le adesioni per le imprese interessate a prender parte alla missione imprenditoriale ed istituzionale che si svolgerà dal 25 al 27 settembre 2019 a Tianjin, una delle quattro municipalità cinesi - insieme a Pechino, Shanghai e Chongqing - poste sotto il diretto controllo del governo centrale.
La missione avverrà in occasione del Business Forum Italia Cina (BFIC), l’organismo fondato dai Governi Italiano e Cinese nel 2014 con l'obiettivo di promuovere le relazioni economiche tra i due Paesi, co-presieduto sul lato italiano dall’AD di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Fabrizio Palermo, e su quello cinese dal Chairman di Bank of China, Liu Liange.
Promossa per il terzo anno consecutivo da CDP e dall’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ITA - ICE), con il supporto di Confindustria e ABI, la missione si compone sostanzialmente di due parti:
- la quinta edizione del Business Forum Italia-Cina che si terrà alla presenza dei vertici politici del Ministero dello Sviluppo economico (MISE) e dell’omologo cinese MOFCOM;
- una sessione di incontri bilaterali tra aziende italiane e cinesi, con l’obiettivo di supportare la nascita di possibili collaborazioni.
In particolare alla missione possono partecipare le imprese italiane dei settori:
- Automotive
- Healthcare & Pharmaceuticals
- Food&Beverage
- Meccanica (in particolare per l’industria chimica e petrolchimica, per la lavorazione dei metalli e robotica)
- Macchine e Tecnologie per l’Agroindustria
- Sport & Sport Equipment.
Le intese con la Municipalità di Tianjin
La missione di settembre fa seguito all’incontro del 15 luglio scorso tra l'allora vice premier Luigi Di Maio e il segretario del partito comunista della città di Tianjin, Li Hongzhong, durante il quale sono state firmate sette intese il cui potenziale economico si attesta sui 500 milioni di euro.
Si tratta, nello specifico:
- dell’intesa commerciale tra l’italiana Sira Group e la cinese Tianjin Jinghai Econ. Development Zone Management Committee per lo sviluppo di componenti nel comparto della pressofusione di alluminio come per esempio radiatori e componenti del settore automotive;
- dell’Accordo per la realizzazione nel settore della componentistica automotive, firmato da Magna Steyr Italia con la Tianjin ICONIQ New Energy Vehicle Co.;
- dell’accordo per il design e lo sviluppo di un veicolo elettrico innovativo, siglato dallo Studio Torino sempre con la Tianjin ICONIQ New Energy Vehicle Co.;
- dell’accordo EPC (Energy Performance Contract) per la costruzione di fabbriche di biometano tra il Gruppo Sorgente e China Tianchen Engineering Corporation;
- dell’accordo per lo sviluppo di un parco industriale italo-cinese destinato alle PMI nell’area di Tianjin, firmato sul lato italiano dalla ECIPU - EU-China Industrial and Commercial e su quello cinese dall’Investment Promotion Union e Vari Soggetti rappresentanti la Municipalità di Tianjin.
> Biciclette cinesi - l’UE conferma i dazi antidumping
Infine non sono mancati due accordi sul tema leisure. Si tratta, in particolare:
- dell’accordo per lo sviluppo di una collaborazione tra partner italiani e cinesi nel campo della fisarmonica, siglato dall’Associazione Fisarmonica Italia-Cina e la Tianjin Huayun Musical Instruments;
- dell’accordo di collaborazione e scambio a livello tecnico e sportivo firmato dalla Polisportiva San Giorgio e il Tianjin Sport Bureau.
L’obiettivo dell’Italia è, infatti, quello di valorizzare e potenziare gli scambi commerciali con la Cina anche verso aree diverse rispetto a quelle più battute di Pechino e Shanghai e, in questo contesto, la Municipalità di Tianjin potrebbe giocare un ruolo importante.
> Decreto Crescita - credito d'imposta per le fiere internazionali
La Municipalità di Tianjin
La Municipalità cinese con cui l’Italia sta intensificando il livello di collaborazione e che ospiterà la missione di settembre, infatti, fa parte della Bohai Bay Economic Zone, una delle tre macroregioni economiche presenti in Cina che comprende, oltre a Tianjin, Pechino e in parte le provincie dello Hebei, Liaoning e Shandong.
Si tratta di un’area in forte crescita economica e su cui il Governo cinese sta concentrando ingenti risorse al fine di intensificare lo sviluppo coordinato della fascia Pechino-Tianjin-Hebei. In particolare, tra i diversi investimenti, è prevista la realizzazione di tre nuovi parchi industriali nell’area:
- Un parco industriale localizzato tra l’area costiera e l’hub high-tech di Zhongguancun (Pechino);
- Un parco industriale avanzato in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Unione Europea orientato allo sviluppo di intelligent equipment manufacturing e economia marittima;
- Un centro di aviazione che diventi un importante hub di collegamento nella Cina settentrionale.
Tianjin, grazie anche alla presenza del suo porto internazionale, è ormai un polo industriale di primaria rilevanza per il Paese in numerosi settori che vanno dall’industria alimentare, alla farmaceutica, passando per l’estrazione e la lavorazione di risorse naturali (gas naturale, carbone, petrolio), fino all’high-tech e al settore dei servizi.
In tale contesto i piani di sviluppo economico della città si basano sia sul rafforzamento dei quattro cluster industriali già presenti che sul sostegno ad altrettanti cluster emergenti ma che si prevede possano rappresentare una nuova ed importante base industriale della città.
Tra i primi, rientrano i cluster incentrati sui settori:
- IT, in particolare per lo sviluppo di tecnologie blockchain e intelligenza artificiale;
- Industria automobilistica, che mira ad aumentare la propria capacità produttiva investendo in veicoli a nuova energia, a risparmio energetico e reti intelligenti;
- Industria petrolchimica, focalizzata sullo sviluppo in ottica low-carbon per il rispetto dei parametri ambientali;
- Industria dei servizi.
Tra i cluster emergenti figurano, invece:
- quello dell’Industria biomedica, caratterizzato da investimenti ingenti in ricerca e sviluppo ( R&D) e nella produzione di dispositivi medici, apparecchiature mediche, medicinali etc.;
- il cluster dell’equipment manufacturing e della manifattura intelligente di attrezzature di alta gamma, con un focus specifico su macchine, utensili CNC, robot industriali e aerospazio;
- l’area dei servizi finanziari, anche con l’obiettivo di usufruire del vantaggio competitivo offerto alla città dal porto internazionale di Tianjin e dalla sua Free Trade Zone;
- il settore legato all’energia e allo sviluppo di nuovi materiali. La città, infatti, è sempre più un polo strategico dell’industria energetica di nuova generazione, in particolare per quanto riguarda l’energia rinnovabile, le power batteries, i polimeri avanzati. Tutte specializzazioni in cui la componente di R&D riveste un ruolo fondamentale e su cui la Municipalità intende puntare notevolmente.
> Italy China Innovation Week: come partecipare
Accordo ICE - Suning a sostegno dei brand italiani
A luglio era stata firmata anche l’intesa tra il presidente dell’ICE, Carlo Ferro, e il numero uno del Gruppo Suning, Zhang Jindong.
L’accordo firmato da Ferro presso la sede di Nanchino del colosso cinese del retail faceva seguito al memorandum che ICE e Suning avevano siglato a inizio 2019 in Italia e che si era posto l’obiettivo di sostenere la presenza del Made in Italy sul mercato cinese.
Il Gruppo cinese, infatti, intende incrementare ulteriormente i propri acquisti di prodotti italiani, arrivando a quota +10 milioni di euro entro la fine del 2020.
Nove gli accordi commerciali firmati lo stesso giorno da parte di diversi brand italiani con il gruppo cinese. Si tratta di marchi come Santoni, Moreschi, Fabbri, Rilastil, IFFG, Brionvega, Ixoost, Mood e Illy che, grazie all’intesa siglata da ICE, intendono usufruire dei servizi e delle infrastrutture logistiche di Suning per la distribuzione dei loro prodotti sia nei canali online che in quelli offline.
Nei prossimi mesi la collaborazione tra ICE e il Gruppo Suning proseguirà, anche grazie ad un programma di formazione per i buyer del Gruppo cinese in Italia, che saranno realizzati attraverso la Suning Italian Retail Academy, altro tassello dell’intesa firmata da ICE a Nanchino. L’Agenzia, infatti, organizzerà degli educational per i buyer Suning, con l’obiettivo di facilitare l'integrazione della supply chain del Gruppo con le caratteristiche dei prodotti del Made in Italy in termini di stile, innovazione e qualità dell'industria e dell'artigianato italiano.
> Italia-Cina: non solo Belt and Road nella nuova fase di cooperazione
Photocredit: Highline da Pixabay