Crescita digitale e PA: a che punto siamo?
Per digitalizzare i territori e traghettare definitivamente la PA nel nuovo millennio, è necessaria una collaborazione tra Stato e Regioni. Vediamo cosa è stato fatto finora e cosa verrà attuato nei prossimi mesi.
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La collaborazione tra diversi organismi (Stato, enti locali e società in house) per la Crescita digitale del Paese è ormai una prassi consolidata.
Mentre ad oggi sono già sette le Regioni italiane che hanno sottoscritto un accordo con l’Agid per l'attuazione dell’Agenda digitale nei territori, ieri Assinter (l’Associazione delle Società Pubbliche per l’Innovazione Tecnologica che operano a livello Centrale, Regionale e Locale) ha avviato il confronto con il Ministro Pisano sulla “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025”, approfondendo i prossimi step da realizzare.
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Gli accordi regionali con l’Agid per la Crescita digitale
La collaborazione tra le Regioni italiane e l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), prende il via nel 2018 con la firma dell’Accordo Quadro per la Crescita e la Cittadinanza Digitale Verso Gli Obiettivi Europa 2020 tra l’Agid e la Conferenza Stato-Regioni. L’accordo mira a rafforzare l’azione congiunta per una effettiva attuazione della strategia Crescita Digitale e del Piano Triennale per l’informatica nella PA in tutti i territori italiani.
Più nello specifico l’Accordo - che ha validità triennale - prevede la stipula di intese territoriali per rafforzare la capacità delle Regioni a svolgere un ruolo di coordinamento a livello locale, per favorire la trasformazione digitale dei servizi per i cittadini e imprese.
Ad oggi, ad aver colto l’opportunità di assistenza tecnica fornita da Agid, sono state sette regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Veneto.
Nel concreto, la collaborazione con le Regioni viene realizzata tramite Centri di competenza che affiancano i territori nell’attuazione delle linee di azione del Piano triennale e nell’implementazione di piattaforme e infrastrutture strategiche. Un team di professionalità che, assieme agli uffici regionali, mira a risolvere specifici problemi o necessità di allineamento/formazione.
I Centri di competenza vengono alimentati dal progetto RADAR (Risorse ed Asset Digitali per l’Affiancamento alle Regioni), finanziato nell’ambito della scheda “Italia Login” del PON Governance.
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Assinter: i territori, attori indispensabili per la digitalizzazione, ma serve la collaborazione di tutti
La necessità di lavorare in un’ottica di sistema per l’effettiva attuazione dei piani di digitalizzazione e trasformazione digitale del Paese, è stata ribadita al Ministro per l’innovazione, Paola Pisano, anche da parte di Assinter.
Nel corso dell’incontro di ieri presso la Commissione speciale Agenda Digitale, infatti, l’Associazione delle Società Pubbliche per l’Innovazione Tecnologica che operano a livello Centrale, Regionale e Locale (Assinter) ha sottolineato l'importanza del supporto tecnico strumentale fornito dalle società ICT pubbliche “che laddove presenti - si legge nel comunicato - già svolgono un’importante funzione di cerniera tra i diversi livelli di governo”.
Si tratta di una collaborazione che va garantita in futuro, anche attraverso l’istituzione di un Tavolo che svolga la funzione di coordinamento e supporto delle priorità strategiche condivise e che dovrebbe vedere presto la luce.
Del resto le sfide che attendono la Pubblica Amministrazione nel campo della crescita digitale sono molteplici:
- Favorire il passaggio delle PA in cloud, attraverso un’architettura condivisa per i data center pubblici e i CERT nazionali e regionali;
- Facilitare l’accesso ai servizi pubblici garantendo la sicurezza digitale;
- Supportare lo sviluppo delle competenze digitali in tutto il paese;
- Diffondere i processi di open innovation;
Tutti temi che dovranno essere affrontati in questi anni e per i quali la collaborazione tra tutti i soggetti del Sistema sarà imprescindibile.
In tale contesto le società in house di Assinter “possono mettersi a disposizione di Regioni e Province autonome per aggregare i bisogni di innovazione locali - ha affermato il Presidente Francesco Ferri - Una funzione da consolidare, valorizzando le competenze delle aziende ICT in house e le esperienze maturate a livello territoriale”.
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