Ice, digital export in Cina: via alla selezione di 300 imprese per WeChat
L’Ice ha siglato un accordo con il colosso cinese dell’e-commerce Tencent, per sostenere il digital export delle imprese italiane attraverso WeChat. L’intesa prevede la selezione di 300 aziende che potranno usufruire di condizioni contrattuali vantaggiose con Tencent. Ecco chi può aderire e come candidarsi.
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Prosegue l’attività dell’Ice verso il digital export, la nuova frontiera dell'internazionalizzazione che passa per l’e-commerce.
Dopo gli accordi con Amazon, Alibaba e Rakuten, infatti, l’Ice ha siglato una nuova intesa con l’altro colosso cinese delle vendite online. Si tratta di Tencent IBG che gestisce WeChat, una app di messaggistica simile a whatsapp in cui però è anche possibile acquistare online (oltre a usufruire di servizi come le prenotazioni medico/sanitarie, la gestione del conto in banca, fino appunto alla possibilità di effettuare pagamenti).
Si tratta, in poche parole, dell’ultima frontiera dell'e-commerce in Cina, su cui viaggiano un miliardo di transazioni al giorno e che sta diventando lo strumento per gli acquisti online preferito dai millennials, uno dei principali target di acquirenti nel Paese asiatico.
Cosa prevede l’accordo Ice-Tencent?
Grazie all’intesa, sarà creato un marketplace Pavillon Italia in cui vendere i prodotti. In particolare l’accordo prevede la selezione di 300 aziende italiane che potranno accedere a condizioni agevolate ai servizi offerti da Digital Retex Srl, la società indicata da Tencent come unico Trusted Partner in Italia e che si occuperà di assistere e formare le aziende aderenti, attraverso la stipula di un contratto di 12 mesi.
In particolare i costi di partecipazione sono pari a 17.500 euro, di cui
- 8.500 euro saranno a carico dell’Ice;
- 9.000 euro dovranno essere investiti dalle aziende partecipanti, tramite, appunto, un contratto con Digital Retex. Dell'investimento aziendale 7.500 euro saranno impiegati in campagne di advertising, nell’arco dei primi dodici mesi.
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I vantaggi dell'iniziativa
Vendere online in Cina non è semplice. Oltre ai canonici requisiti richiesti per esportare nel Paese asiatico (come disporre di export manager che parlino la lingua e che conoscano le abitudini dei consumatori cinesi), infatti, per operare su WeChat è necessario disporre di risorse umane qualificate anche sull'e-commerce e sulle tipologie di interazione istantanea richiesta da uno strumento come una app di messaggistica.
Condizioni che allo stato attuale poche imprese italiane hanno al proprio interno. Per questo è quasi inevitabile dover appoggiarsi a strutture esterne, quanto meno all'inizio, che possano affiancare la divisione export dell’azienda. In tale contesto i vantaggi dell'operazione messa in campo dall’Ice possono riassumersi in:
- Creazione di un profilo e della vetrina virtuale sul marketplace Pavilion Italia (con una gestione di massimo 50 prodotti);
- Per i settori del Made In Italy, uno storytelling con la supervisione di un professionista del settore madrelingua cinese all’interno della vetrina di Pavilion Italia;
- Servizio di mediazione culturale, che assicuri l’aderenza del prodotto e del suo prezzo, al modello culturale, alla stagionalità, ai trend di consumo e ai canoni estetici del consumatore cinese;
- Investimento in campagne di digital advertising per la promozione del Made In Italy in base al target di riferimento;
- Assistenza alla vendita (customer care) prima, durante e dopo l’acquisto e gestione del pagamento, tramite WeChat Pay con Payment Service Provider (PSP) autorizzato da Tencent IBG (WeChat);
- Gestione cross border della logistica dei prodotti, dal centro di smistamento (hub logistico situato in Italia), fino al consumatore finale in Cina;
- Gestione della fatturazione, degli incassi e dei resi in Cina e versamento dei ricavi in Italia.
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Chi può partecipare
La Cina e l'e commerce non vanno bene per tutte le aziende. Per poter avere concrete chance di successo, infatti, l’impresa deve possedere determinati requisiti. Per questo l’Ice e Tencent hanno definito un piano di identificazione delle imprese da coinvolgere, sulla base di specifiche caratteristiche che definiscono il profilo venditore con maggiori potenzialità per il mercato cinese.
In particolare, l’azienda dovrà avere risorse sufficienti alla gestione di un canale digitale complesso e di vendita sul mercato cinese, assicurare un impegno effettivo per seguire le campagne pubblicitarie e collaborare alla produzione di contenuti richiesti per garantirne la massima efficacia. Inoltre dovranno rispettare i tempi di fornitura dei prodotti per garantire la massima efficacia delle operazioni.
In tale contesto i requisiti minimi per la partecipazione sono:
- l'azienda deve aver sviluppato un fatturato all'estero per l'ultimo anno fiscale di riferimento (2018);
- esistenza di un canale e-commerce attivo (proprietario e/o presso marketplace nazionali o internazionali terzi);
- prodotti che rientrano nella lista prodotti ammessi nel progetto (sia general trade che cross-border) e approvati da Tencent;
- avere almeno una risorsa umana con competenze specifiche dedicata alla gestione del progetto e-commerce su WeChat;
- aziende produttive con sede legale e stabilimenti produttivi in Italia, i cui prodotti siano conformi alla normativa prevista per i prodotti Made in Italy;
- aziende che possiedono un titolo di proprietà intellettuale registrato ed in corso di validità in Cina, ovvero che abbiamo avviato l’iter di registrazione a tal fine;
- garantire spedizioni verso un punto di raccolta in Italia (hub logistico) dove le merci saranno gestite in conto vendita;
- garantire il riassortimento in magazzino del 25% per velocizzare le operazioni di evasione ordini.
Per quanto riguarda i settori, all'iniziativa possono aderire le imprese operanti nel food&wine, nel fashion (inclusa anche la pelletteria), nel design, oltre dell'occhialeria, la gioielleria e i prodotti dell’area beauty.
Per partecipare bisogna inviare il modulo di adesione presente sul sito dell’Ice.
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