Child Guarantee: Bruxelles raccoglie feedback sulla Garanzia per l'infanzia
Una nuova iniziativa per garantire l'accesso ai servizi essenziali a tutti i bambini bisognosi in Europa. E' la proposta in discussione da alcuni anni a Bruxelles su cui ora la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica aperta a tutti i soggetti interessati.
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La consultazione riguarda l'ipotesi di una tabella di marcia per arrivare ad avviare la Child Guarantee, la Garanzia europea per l'infanzia, dal 2021. La nuova iniziativa - sulla falsariga della Garanzia giovani, che mira ad assicurare opportunità di impiego e di formazione agli under 25 non impegnati nel mondo del lavoro o dell'istruzione - dovebbe garantire ai bambini vulnerabili e a rischio povertà l'accesso a una serie di servizi di base.
I lavori verso una Garanzia per l'infanzia
Secondo i dati Eurostat, in Europa più di un quarto dei bambini è a rischio povertà o esclusione sociale. A partire da questo dato nel 2015 il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di avviare i lavori per affiancare alla Garanzia giovani uno strumento dedicato all'infanzia.
La richiesta del PE era quella di utilizzare la Child Guarantee per assicurare ai bambini residenti nell'Unione la possibilità di accedere gratuitamente alla sanità, ai servizi educativi e di cura per l'infanzia, all'istruzione, ad alloggi dignitosi e ad un'alimentazione adeguata.
Nel 2017, il Parlamento è tornato sul tema, con la richiesta di attuare un'azione preparatoria per istituire lo strumento, cui la Commissione europea ha risposto commissionando uno studio di fattibilità per una Garanzia dedicata ai bambini vulnerabili.
I risultati dello studio di fattibilità sono stati discussi in una conferenza a Bruxelles nel febbraio 2020 e a giugno le conclusioni e le raccomandazioni degli esperti sono state rese pubbliche.
Da parte sua, la Commissione ha confermato l'intenzione di procedere all'istituzione della Child Guarantee nella sua comunicazione sulla risposta europea al Coronavirus “Europe's moment: Repair and Prepare for the Next Generation”, prospettandone l'avvio già dal 2021. Il finanziamento dell'iniziativa dovrebbe essere a carico del Fondo sociale europeo Plus (FSE+).
La consultazione pubblica sulla Child Guarantee
Il nuovo step verso la creazione dello strumento è la consultazione pubblica lanciata in questi giorni, che mira a individuare le principali sfide da affrontare per quanto riguarda il benessere dei bambini svantaggiati e gli ambiti in cui l'azione dell'UE potrebbe avere maggiore valore aggiunto.
I feedback possono essere inviati fino al 7 ottobre 2020 da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche nazionali e locali, da fornitori di servizi per l'infanzia, organizzazioni della società civile e singoli cittadini.
In più, è possibile inviare pareri e commenti partecipando alla consultazione pubblica sul piano d'azione per il Pilastro europeo dei diritti sociali, che riguarda la strategia complessiva dell'Unione in tema di diritti e inclusione sociale e rimarrà aperta fino al 30 novembre 2020.
> Per approfondire: Diritti sociali: a che punto e' l'UE
> Partecipa alla consultazione pubblica sulla Child Guarantee