Green Deal, nuovo piano d'azione UE lo sviluppo delle reti elettriche
Il potenziamento delle reti elettriche è un tassello essenziale per gli obiettivi di green transition dell'Unione, che richiede investimenti per aumentare la capacità di trasmissione trasfrontaliera, per gestire milioni di pannelli solari, garantire la ricarica di un numero crescente di veicoli elettrici e assicurare l'operatività delle comunità locali che condividono energia. Per questo la Commissione propone un piano d'azione diretto a un'espansione rapida e capillare delle reti europee.
L'obiettivo del piano REPowerEU di liberarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili russi e di portare la quota di energie rinnovabili al 42,5% entro il 2030, per poi raggiungere il 45%, richiede maggiori investimenti nelle reti e nelle infrastrutture energetiche europee, che dovranno adattarsi a un sistema più digitalizzato, decentrato e flessibile.
Alla luce del fatto che il 40% delle reti di distribuzione europee ha più di quarant'anni, che il consumo di energia elettrica nell'UE aumenterà di circa il 60% da qui al 2030, ma anche dell'atteso raddoppio della capacità di trasmissione transfrontaliera sempre entro il 2030, Bruxelles stima per l'Unione un fabbisogno di 584 miliardi di euro di investimenti.
Il quadro giuridico a sostegno di questi investimenti è assicurato dalla revisione del regolamento sulle reti transeuropee dell'energia e della direttiva sulle energie rinnovabili, dalle proposte in materia di industria a zero emissioni e dalla riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica, ma al piano delle norme devono affiancarsi una serie di altri interventi. Il nuovo piano per lo sviluppo delle reti elettriche presentato dall'Esecutivo UE il 28 novembre ha proprio l'obiettivo di individuare le azioni da mettere in atto per assicurarsi in breve tempo reti elettriche all'altezza.
Il piano d'azione UE per le reti elettriche
Il documento, spiega la Commissione, si concentra su azioni di rapida attuazione, che dovrebbero produrre risultati tangibili in tempo utile per conseguire i nostri obiettivi per il 2030.
In particolare si tratta di:
- accelerare la realizzazione dei progetti di interesse comune e sviluppare nuovi progetti attraverso la direzione strategica, un monitoraggio rafforzato e un numero maggiore di proposte;
- migliorare la pianificazione a lungo termine delle reti in modo che il sistema energetico possa integrare più rinnovabili e rispondere alla domanda – anche di idrogeno – generata dall'elettrificazione dell'economia, orientando l'operato dei gestori dei sistemi e dei regolatori nazionali;
- introdurre incentivi normativi per mezzo di orientamenti sugli investimenti ex ante orientati al futuro e sulla condivisione transfrontaliera dei costi dei progetti offshore;
- incentivare un uso migliore delle reti aumentando la trasparenza e adattando le tariffe di rete a una realtà più ricca di tecnologie e soluzioni innovative, efficienti e intelligenti, sostenendo la cooperazione tra i gestori dei sistemi e le raccomandazioni dell'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER);
- migliorare l'accesso ai finanziamenti per i progetti relativi alle reti dando più visibilità alle opportunità di finanziamento nell'ambito dei programmi UE, a beneficio soprattutto delle reti intelligenti e della modernizzazione delle reti di distribuzione;
- favorire il rilascio più rapido delle autorizzazioni necessarie ad ampliare le reti offrendo alle autorità sostegno tecnico e orientamenti per far partecipare più attivamente i portatori di interessi e le collettività;
- migliorare e rendere più sicure le catene di approvvigionamento delle reti, anche armonizzando le specifiche settoriali in materia di produzione di energia e connessione della domanda.
Insieme al piano d'azione per le reti elettriche la Commissione ha presentato anche i nuovi progetti transfrontalieri di infrastrutture energetiche chiave inclusi nel primo elenco dell'Unione dei progetti di interesse comune e dei progetti di interesse reciproco, che contribuiranno ad allineare l'infrastruttura energetica dell'UE ai suoi obiettivi climatici, e un patto di coinvolgimento che mira ad assicurare la partecipazione al piano da parte dei portatori di interessi.