Materie prime critiche: al via la call della Commissione per individuare i progetti strategici
La Commissione europea ha lanciato una call per raccogliere le candidature di progetti strategici nell’ambito delle “critical raw materials”, le materie prime critiche per l’Unione Europea. La scadenza per presentare le domande è fissata al 22 agosto 2024. I progetti che la Commissione UE riconoscerà come strategici potranno beneficiare di procedure di autorizzazione più agevoli e di sostegno nell'accesso ai finanziamenti.
La Call UE su progetti strategici in relazione al Critical Raw Material Act
L’Esecutivo europeo ha indetto, in concomitanza con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1252, noto come Critical Raw Materials Act (CRMA), una call per selezionare i progetti strategici ai sensi della legge UE. Si tratta del primo invito della Commissione a presentare domanda per ottenere il riconoscimento della strategicità in relazione al CRMA, che prelude a vantaggi in termini di permitting e di accesso a finanziamenti pubblici e privati.
Sono ammessi alle candidature, nel rispetto dei criteri del regolamento, i progetti che riguardano l’estrazione, la lavorazione, il riciclaggio o la sostituzione di una qualsiasi delle materie prime critiche elencate nell'Allegato I del Critical Raw Materials Act. Nel presentare la call, la Commissione, oltre a sottolineare che il CRMA riconosce e sostiene progetti strategici lungo tutta la catena del valore delle materie prime critiche contribuendo così a ridurre il rischio di interruzioni dell’approvvigionamento e aumentando la capacità dell’Unione di diversificare le importazioni, evidenzia che sono ammessi anche progetti realizzati in paesi terzi, non solo quelli avviati in territorio europeo.
Ad avanzare le domande di riconoscimento di un progetto a Bruxelles devono essere gli stessi promotori del progetto in questione ed è fondamentale che presentino i documenti e le informazioni necessari per valutare il progetto, compilando il modulo di domanda online.
La valutazione dei progetti strategici per le materie prime critiche
Dopo il 22 agosto, deadline per presentare le candidature, le domande pervenute verranno valutate secondo le fasi successive previste dall’Esecutivo europeo:
- Controllo di completezza (settembre 2024): verrà verificata la completezza della domanda e, ove pertinente, ai promotori verranno richieste ulteriori informazioni;
- Valutazione (settembre 2024 – ottobre 2024): verranno analizzate le domande complete e verranno redatti rapporti di valutazione dei progetti;
- Discussione e decisione (quarto trimestre 2024): infine, sulla base dei rapporti di valutazione, il Comitato europeo per le materie prime critiche discuterà i progetti proposti e la Commissione deciderà a quali progetti destinare il riconoscimento, tenendo conto del parere del Comitato, e ne informerà i richiedenti.
Come saranno finanziati i progetti strategici?
L’iter di selezione dovrebbe conferire maggiore credibilità ai progetti strategici scelti, riducendo i rischi finanziari per gli strumenti di finanziamento privati. Ma sono disponibili anche diversi strumenti di finanziamento a livello dell'UE che possono sostenere i progetti strategici.
In questo contesto, la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP) si propone di mobilitare diverse fonti di finanziamento per le esigenze di investimento delle industrie. Il suo ambito di applicazione comprende le tecnologie digitali, le tecnologie pulite e le biotecnologie, nonché le materie prime critiche. I progetti strategici nell'ambito della normativa sulle materie prime critiche sono esplicitamente inclusi nell’ambito di applicazione della Piattaforma, il che li rende ammissibili al sostegno nell'ambito dei fondi della Politica di Coesione (ossia il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo Plus e il Fondo per una transizione giusta). I progetti strategici possono essere sostenuti anche, se soddisfano i criteri necessari, nell'ambito del Fondo per l'innovazione o del Fondo per la ripresa e la resilienza, quindi nell'ambito dei PNRR.
Inoltre, gli investimenti nella catena del valore delle materie prime critiche sono ammissibili nell'ambito di InvestEU, mentre per i progetti strategici all'estero il riferimento è il Global Gateway e, in particolare, il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD+). Bruxelles continuerà inoltre a sostenere programmi di ricerca e innovazione nel settore delle materie prime critiche, in particolare con il programma quadro Horizon Europe.
Perché la legge sulle materie prime critiche è importante
Le 34 materie prime critiche individuate dall’UE sono di grande importanza economica per l’Europa, in particolare per il successo della transizioni verde, digitale, nonché per la resilienza dei settori della difesa e aerospaziale. Queste materie prime speciali, però, sono anche altamente vulnerabili alle interruzioni dell’approvvigionamento, soprattutto come conseguenza di tensioni geopolitiche. Allo stesso tempo, le materie prime critiche si confrontano con una domanda globale crescente, spinta dalla decarbonizzazione delle economie. Ad esempio, la Commissione prevede che la domanda UE di metalli delle terre rare aumenterà di sei volte entro il 2030 (e di sette volte entro il 2050), mentre per il litio si prevede che la domanda europea aumenterà di dodici volte entro il 2030 (e di ventuno volte entro il 2050). Oggi, L’Europa fa molto affidamento sulle importazioni, spesso da un unico paese terzo, e le recenti crisi, come quella energetica in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, hanno evidenziato quanto sia fondamentale limitare le dipendenze strategiche dell’UE.
Nell’ambito del Green Deal Industrial Plan, la legge europea sulle materie prime critiche si pone proprio l’obiettivo di rispondere a queste sfide, basandosi sulla forza del mercato unico per garantire che l’UE possa contare su catene del valore forti, resilienti e sostenibili per le materie prime critiche. Nei piani di Bruxelles, il regolamento, infatti, rafforzerà tutte le fasi della catena del valore delle materie prime critiche europee, diversificherà le importazioni per ridurre le dipendenze strategiche, migliorerà la capacità dell’UE di monitorare e mitigare i rischi di interruzioni nell’approvvigionamento e migliorerà la circolarità e la sostenibilità.
A tal fine, il regolamento stabilisce parametri di riferimento per le capacità interne lungo la catena di approvvigionamento delle materie prime strategiche e per la diversificazione dell'approvvigionamento dell'UE:
- Capacità di estrazione dell'UE pari ad almeno il 10% del consumo annuo di materie prime strategiche dell'UE;
- Capacità di trasformazione dell'UE pari ad almeno il 40% del consumo annuo di materie prime strategiche dell'UE;
- Capacità di riciclaggio dell'UE pari ad almeno il 25% del consumo annuo di materie prime strategiche dell'UE;
- Non più del 65% del consumo annuo dell'Unione di ciascuna materia prima strategica dipendente da un unico paese terzo per qualsiasi fase pertinente della catena del valore.
Per agevolare il conseguimento di tali parametri e lo sviluppo del settore delle materie prime critiche in Europa, la legge stabilisce inoltre che vengano ridotti gli oneri amministrativi, snellendo le procedure di autorizzazione per progetti di materie prime critiche nell’UE, garantendo nel contempo il mantenimento di un’elevata protezione sociale e ambientale. Inoltre, i progetti strategici selezionati beneficeranno del sostegno per l’accesso ai finanziamenti e di tempi di autorizzazione più brevi (27 mesi per i permessi di estrazione e 15 mesi per i permessi di lavorazione e riciclaggio). I paesi dell’UE dovranno anche sviluppare programmi nazionali per l’esplorazione delle risorse geologiche.
Qual è la differenza tra materie prime critiche e materie prime strategiche?
Per avere una migliore padronanza dell'argomento, è importante non confondere il concetto di materie prime critiche con quello di materie prime strategiche. Le prime, infatti, sono materie considerate importanti per l'intera economia europea e devono far fronte a un elevato rischio di interruzione dell'approvvigionamento. Il regolamento contiene un elenco di materie prime critiche e codifica la metodologia per le materie prime critiche utilizzata per la valutazione giuridica, che sarà utilizzata per aggiornare periodicamente l'elenco.
La legge, però, individua anche un elenco di materie prime strategiche, vale a dire quelle utilizzate in settori strategici quali le energie rinnovabili, le tecnologie digitali, aerospaziali e di difesa e per le quali è probabile che la crescita della domanda rispetto agli attuali livelli di approvvigionamento, unitamente alle difficoltà di aumentare la produzione, creerà rischi di approvvigionamento nel prossimo futuro.
Materie prime strategiche: consultazione UE sul meccanismo di aggregazione di domanda e offerta
Consulta la Call for applications: Strategic Projects under the Critical Raw Materials Act