Reti di Impresa - finanziamenti regionali in aumento
RetImpresa-Confindustria e Conferenza delle Regioni fanno il punto sui contributi regionali per la nascita e lo sviluppo di reti di impresa
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La premessa dello studio è che “la diffusione del contratto di rete non è conseguenza immediata e diretta del finanziamento pubblico”. Tuttavia, secondo RetImpresa e Conferenza delle Regioni, i contributi pubblici influenzano lo sviluppo e la capacità di investire di queste aggregazioni.
Un terzo delle reti di impresa ha ottenuto finanziamenti
Dall'introduzione del contratto di rete, nel 2009, al 3 luglio 2015, sono state costituite 2.254 reti di impresa, con 11.454 aziende coinvolte.
Concentrandosi sul periodo 2010-2014, le richieste di agevolazioni presentate per la creazione di reti o per i loro investimenti sono state circa 11.780 e il 34% dei contratti di rete sottoscritti ha beneficiato di un finanziamento. Nel dettaglio, spiega il rapporto, 648 reti e circa 3mila imprese hanno beneficiato di contributi regionali.
Lo studio si riferisce a 113 bandi pubblici attivati da 19 amministrazioni, di cui il 58% con l'esplicito requisito dell’aggregazione fra due o più soggetti e il 42% aperto anche a singoli beneficiari oltre che a reti di impresa.
Politica di coesione decisiva
Le risorse stanziate dalle Regioni nel quinquennio 2010-2014 per questi 113 interventi potenzialmente aperti alle reti di impresa ammontano complessivamente a 1,5 miliardi di euro, con un picco nel 2013 pari a 488 milioni di euro. L’85% di questi fondi, pari a circa 1,3 miliardi, rientra nell’ambito della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2007-2013. Limitato, invece, il cofinanziamento nazionale, che deriva soprattutto dai fondi ministeriali stanziati per le politiche distrettuali.
Relativamente all'entità delle risorse effettivamente concesse dalle Regioni nel periodo 2010-2014, il valore complessivo è pari a 776 milioni di euro, ma solo il 16%, pari a 122 milioni di euro, è stato assegnato a progetti promossi da reti di impresa. Queste agevolazioni hanno permesso di attivare nuovi investimenti per oltre 1,5 miliardi di euro, di cui 266 milioni di euro realizzati da reti.
L'entità dei contributi concessi alle reti di impresa è cresciuta tra il 2013 e il 2014, passando da 25 a 27 milioni di euro, con una tendenza all'incremento anche del valore medio dell’agevolazione, cresciuto da 123mila a 201mila euro.
In aumento le reti multiregionali
Le amministrazioni della Valle d’Aosta e della Provincia Autonoma di Bolzano sono le uniche a non aver interventi dedicati, o potenzialmente rivolti, alle reti di impresa. La Regione Toscana è invece prima per quantità degli interventi di questo tipo, con 16 bandi pubblicati, seguita da Lombardia e Marche, entrambe con 9 avvisi, e da Calabria, Emilia-Romagna e Lazio, a quota 8.
Se si guarda al numero di progetti di rete finanziati, invece, a guidare la classifica delle amministrazioni regionali sono la Lombardia, l’Emilia-Romagna e l’Abruzzo, mentre in termini di volume dei fondi concessi alle reti ai primi posti ci sono la Lombardia, con 33,7 milioni di euro, il Lazio, con 18,5 milioni, e la Toscana, con 14,8 milioni.
Dal 2010, osserva poi il rapporto, risultano in aumento le reti multiregionali. Attualmente, infatti, il 28% delle reti coinvolge imprese che insistono su due o più Regioni, un fenomeno cui le amministrazioni dovranno rispondere con regimi di aiuto adeguati.
Un esempio è quanto sperimentato nel corso del 2014 con l’accordo bilaterale realizzato dalle Regioni Sardegna e Veneto per incentivare le reti di imprese dei due territori. Si tratta di un progetto che integra fondi strutturali FSE e FESR con lo strumento della “Sovvenzione Globale” per offrire servizi e aiuti finanziari diretti a stimolare e facilitare la collaborazione tra PMI operanti nelle due Regioni.
Priorità a R&S, Sviluppo aziendale e Internazionalizzazione
Lo studio offre anche una panoramica sui settori e sugli obiettivi di politica industriale al centro dei bandi delle Regioni.
L'83% degli avvisi ha carattere multisettoriale, mentre il restante 17% è riservato solo alle imprese appartenenti a un settore specifico. E' il caso dei bandi per i comparti della nautica (Calabria, Liguria), del turismo (Liguria, Puglia, Umbria, Toscana, Veneto) e delle costruzioni (Calabria, Lombardia).
Quanto alle tematiche oggetto degli interventi, prevalgono i contributi per il sostegno ai progetti di ricerca e innovazione (40%), di sviluppo aziendale (30%) e di internazionalizzazione (22%)”. “Obiettivi di politica industriale strategici per l’intero Paese”, osserva il rapporto, che tendono a prevalere rispetto all'attivazione di regimi di aiuto per la sola creazione di reti.
Infine, rispetto alla forma delle agevolazioni, si tratta per lo più di contributi a fondo perduto (83%), seguiti dai contributi misti (11%), mentre risultano marginali finanziamenti agevolati e sgravi fiscali.
Link
Le Regioni a favore delle reti di impresa
Mibact - Turismo, contributi per reti di impresa
Author: Janitors / photo on flickr