Rinnovabili – Coordinamento FREE a Governo, urge emanazione decreti
Un ulteriore slittamento nell’emanazione dei decreti attuativi per lo sviluppo delle rinnovabili metterebbe a rischio l’industria del settore in Italia, vanificando gli sforzi fatti finora. E’ l’appello del Coordinamento FREE al ministro Calenda.
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Nonostante le ripetute rassicurazioni ricevute dalle istituzioni, ad oggi la Strategia Energetica Nazionale (SEN) varata dal Governo lo scorso novembre risulta inattuabile, nella parte che riguarda le fonti rinnovabili, per mancanza di provvedimenti normativi che diano indicazioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi individuati. È quanto denuncia il coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica).
Cosa prevede la Strategia energetica nazionale per le rinnovabili
Competitività, sicurezza e ambiente. Sono i tre obiettivi della Strategia energetica nazionale presentata a novembre dal Governo. Nodo centrale della Strategia, il phase out dal carbone entro il 2025 nel settore elettrico. In più, la SEN traccia la strada verso la decarbonizzazione totale, per raggiungere, rispetto al 1990, una diminuzione delle emissioni del 39% al 2030 e del 63% al 2050.
Uscita dal carbone fa rima con rinnovabili e gas naturale, i due veri protagonisti della strategia.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili, la SEN punta a centrare l’obiettivo del 28% di rinnovabili su tutti i consumi al 2030 (e del 55% sui consumi elettrici). Gli strumenti per centrare tale target saranno, da un lato, le aste tecnologicamente neutre per i grandi impianti fino al 2020, poi contratti di lungo termine fra produttori e consumatori, dall’altro gli interventi di repowering.
Non a caso le fonti su cui il Governo ha scelto di puntare maggiormente sono quelle che “hanno già raggiunto la grid parity”, vale a dire fotovoltaico ed eolico. Per quanto riguarda i piccoli impianti, il Governo pensa a incentivi dedicati e allo sviluppo dell’autoconsumo diffuso.
Coordinamento FREE: presto i decreti attuativi per le rinnovabili
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, nota il coordinamento FREE, non ha ancora emanato i decreti ministeriali attuativi necessari per lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia per gli anni 2017-2020 che dovevano essere pubblicati da oltre un anno e mezzo, ponendo così a serio rischio anche gli obiettivi per il 2020.
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Se il ministro non riuscirà a pubblicare tali provvedimenti prima delle elezioni, come invece promesso, facendoli slittare ulteriormente, metterà a serio rischio un’industria solida ma ancora molto giovane e che necessita quindi di strutturarsi grazie a politiche di medio lungo periodo basate su provvedimenti che diano la certezza necessaria per pianificare investimenti futuri.
Il Coordinamento FREE auspica quindi l’emanazione di tali decreti prima delle prossime elezioni, evitando così di vanificare gran parte degli sforzi fatti dal nostro Paese negli ultimi anni proprio ora che il costo delle rinnovabili è sceso significativamente.
Ogni ulteriore ritardo sarebbe un regalo elettorale a chi ha interesse ad affossare la Green Economy nel nostro Paese per interessi personali non più in linea con i tempi.
Photo credit: Ceinturion