Super e iper ammortamento – novita' e nodi da chiarire
Un documento della Fondazione nazionale dei commercialisti fa il punto sulle novità relative al super e all'iper ammortamento introdotte dalla Legge di Bilancio 2018.
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La Legge di Bilancio 2018 è intervenuta nuovamente sulla disciplina fiscale dei cosiddetti super ammortamento e iper ammortamento, modificando le precedenti disposizioni, oltre ad allargarne l’ambito temporale di utilizzo.
Le agevolazioni consentono alle imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, di godere di un ammortamento maggiorato ai fini fiscali ed hanno lo scopo di favorire gli investimenti da parte delle imprese, in specie quelli ad alto valore tecnologico, con lo scopo di attuare una trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Un documento della Fondazione nazionale dei commercialisti analizza i tratti caratterizzanti delle agevolazioni, con particolare riferimento alle recenti modifiche e novità, posto che restano ancora numerosi punti aperti.
Super ammortamento: cos'è e come funziona
Introdotto dalla Manovra 2016 e confermato in quella del 2017, il super ammortamento consiste in una deduzione extracontabile del 40% per gli investimenti in beni strumentali nuovi, impianti e macchinari effettuati da tutti i titolari di reddito d'impresa (lavoratori autonomi compresi), che porta al 140% il valore della deduzione, riducendo la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte.
La disciplina del super ammortamento si applica a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa - indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano – e agli esercenti arti e professioni.
Con la Manovra di quest'anno, il super ammortamento arriva al terzo anno di applicazione, ma con un’aliquota inferiore: dal 140% si passa al 130%. La maggiorazione del valore dei beni ai fini della deducibilità fiscale dei relativi ammortamenti è del 30% in luogo del 40%.
Il super ammortamento si può richiedere per i beni acquistati dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ovvero entro il 30 giugno 2019, a condizione che entro fine 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
A restringersi rispetto alla formulazione precedente è il ventaglio dei beni agevolabili: esclusi i mezzi di trasporto. Se la Legge di Bilancio 2017 aveva stabilito che l'agevolazione spettasse per i mezzi utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria dell'impresa, con la Manovra di quest'anno risultano invece escluse anche questa categoria di veicoli.
Iper ammortamento: cos'è e come funziona
Più giovane l'agevolazione che va sotto il nome di iper ammortamento, introdotta con la Legge di Bilancio 2017, che aveva previsto il riconoscimento in capo ai soli titolari di reddito d'impresa della maggiorazione del costo di acquisizione del 150% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0.
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In questo caso, l'agevolazione riguarda soltanto i titolari di reddito d'impresa (e non anche gli esercenti arti e professioni, a differenza di quanto previsto per il super ammortamento), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale, dal regime contabile adottato e dal settore economico in cui operano.
L'agevolazione ha trovato conferma nella Legge di Bilancio 2018: resta dunque una maggiorazione del 150% del costo di acquisizione di beni ad alto contenuto tecnologicp, consentendo così di ammortizzare un valore pari al 250% del costo d'acquisto o di dedurre canoni di leasing per una valore corrispondente.
Per quanto riguarda i beni agevolabili, possono essere suddivisi in tre categorie:
- beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamento,
- sistemi per l'assicurazione della qualità e della sostenibilità,
- dispositivi per l'interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell'ergonomia e della sicurezza del lavoro in logica 4.0.
Inoltre, una delle caratteristiche fondamentali di tali beni è che siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o della rete di fornitura.
Nella Legge di Bilancio 2018 l’elenco dei beni materiali strumentali cui si applica l'iper ammortamento è stato integrato con le seguenti voci:
- sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
- software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
- software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field).
Non solo. Una novità che viene introdotta per aumentare l’appeal dell'agevolazione riguarda la possibilità di ricambio del macchinario oggetto dell’agevolazione. Non si può escludere, infatti, che in determinati casi l’impresa abbia la necessità di sostituire i beni agevolati con beni più performanti e pur sempre nella prospettiva di accrescere il livello di competitività tecnologica perseguito e raggiunto in logica Industria 4.0, si legge nel testo della Legge di Bilancio.
Onde evitare che il beneficio dell’iper ammortamento interferisca, negli esercizi successivi, con le scelte di investimento più opportune che l’impresa possa aver esigenza di compiere al fine di mantenere il livello di competitività raggiunto, quindi, la sostituzione di un bene non determina la revoca dell’agevolazione.
La sostituzione può avvenire a patto che si rispettino due condizioni, cioè:
- che il nuovo macchinario abbia caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori a quelle previste dalla Legge di Bilancio 2017,
- che l’impresa attesti di aver effettuato l’investimento sostitutivo, le caratteristiche del bene e il requisito dell’interconnessione secondo le regole definite nel 2017.
Per l’iper ammortamento, i tempi sono dilatati: è disponibile per investimenti in beni nuovi effettuati entro il 31 dicembre 2018, oppure entro il 31 dicembre 2019 se si paga comunque un acconto pari ad almeno il 20% entro il 2018.
Alcune problematiche operative
Uno dei dubbi sollevati dal documento della Fondazione nazionale dei commercialisti riguarda le tempistiche: il mancato allineamento delle proroghe del super e dell'iper ammortamento fa sorgere una serie di problematiche operative.
Si pensi al caso in cui un'impresa acquista un bene che potrebbe accedere all'agevolazione dell'iper ammortamento, ma che verrà interconnesso nel periodo d'imposta successivo a quello di entrata in funzione del bene. Tale bene, nell'esercizio di entrata in funzione, potrà fruire temporaneamente del super ammortamento.
E ci si chiede quale sia il modo per determinare l'iper ammortamento in caso di investimenti effettuati nel periodo intercorrente tra l'1 luglio e il 31 dicembre 2019, ma interconnessi dal 2020.
> Fondazione nazionale dei commercialisti: Le novità relative al super e all’iper ammortamento introdotte dalla Legge di Bilancio 2018