Energia - la blockchain puo’ rafforzare i prosumer e la rete
Non solo criptovalute. L’impiego della blockchain può aiutare a “democratizzare” alcuni settori industriali, a partire da quello energetico. Ne è convinta la commissione Industria del Parlamento europeo.
> Blockchain - pro e contro per il settore elettrico
In una serie di raccomandazioni su come applicare la blockchain all’industria, la commissione ITRE del Parlamento europeo sottolinea il valore intrinseco di tale modello: può tagliare i costi di intermediazione per le piccole imprese, dare potere ai cittadini e consentire all'UE di diventare un leader globale.
Cos’è la blockchain…
Letteralmente si tratta di una “catena di blocchi”. In pratica, la blockchain è una tecnologia che permette di usufruire di un database distribuito (che cioè non si trova fisicamente solo su un computer/server, ma su più computer/server contemporaneamente, perfettamente sincronizzati sugli stessi documenti) per la gestione di transazioni condivisibili.
Nata per far circolare in sicurezza le criptovalute (come Bitcoin ed Ethereum), la blockchain è sostanzialmente un database distribuito tra pc (nodi) collegati gli uni agli altri che consente di fare una serie infinita di operazioni bypassando intermediazioni.
A garantire la trasparenza e la sicurezza del sistema, il fatto che qualsiasi attività (come lo scambio di denaro) per essere realizzata deve avere l’approvazione della maggioranza dei nodi, evitando così di affidarsi ad un unico organismo di controllo.
...e come può essere utilizzata
Nata in ambito finanziario, la blockchain può rivoluzionare anche molti altri settori. Basta sostituire alle monete virtuali documenti e informazioni, e il gioco è fatto.
Fra i settori che stanno sperimentando l’impiego della “catena dei blocchi” figurano l’immobiliare, la sharing economy, le assicurazioni…
> Come la Blockchain cambia l’industria energetica
Perchè la blockchain può democratizzare l’energia
Vendere energia, semplificare i pagamenti e ridurre i costi. Sono solo alcuni degli scenari di sviluppo della blockchain nel settore energetico.
Secondo gli eurodeputati la catena di blocchi potrebbe accelerare e sostenere la diffusione dei prosumer, i consumatori che partecipano in maniera attiva al mercato energetico: permettendo agli utenti che producono energia di scambiarla e consumarla senza la necessità di un intermediario, la blockchain non andrebbe solo a favore dei consumatori, ma aiuterebbe anche la flessibilità stessa della rete.
Nella risoluzione, il PE evidenzia la necessità di un approccio normativo europeo, volto a promuovere diversi usi delle blockchain e di altre DLT - Distributed Ledger Technologies, una sorta di libro mastro condiviso, che fa a meno di un amministratore o di una gestione centralizzata, favorendo l’innovazione e la neutralità tecnologica.
In più, gli eurodeputati chiedono di includere finanziamenti per progetti e ricerca sulla blockchain nell'ambito del bilancio europeo post 2020.
Non solo energia: i vantaggi della blockchain in altri settori industriali
I cittadini potrebbero usare la blockchain per ottenere il pieno controllo dei propri dati e decidere cosa condividere, sottolineano gli eurodeputati, mentre PMI e startup innovative potrebbero usare tale modello per tagliare i costi di intermediazione ed assicurare che le transazioni siano eseguite in modo efficiente.
Un esempio di applicazione pratica? Si potrebbe usare la blockchain per documenti come registri immobiliari, certificati di nascita e licenze commerciali: ciò permetterebbe di ridurre notevolmente la burocrazia e l’intermediazione di avvocati e notai.
O ancora, la blockchain potrebbe essere impiegata dai consumatori per verificare l’origine dei prodotti: ciò offrirebbe maggiore certezza che, ad esempio, una bottiglia di champagne proviene dalla Champagne o che i diamanti provengano da giacimenti eticamente sostenibili.