Auto elettriche - Italia col freno a mano tirato, mancano incentivi
Mentre nel resto d’Europa la vendita di auto elettriche o ibride sono più che raddoppiate nell’arco di un anno, l’Italia resta indietro. La causa? L’assenza di incentivi statali.
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In base alle stime fornite dall'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, il mercato dell’auto elettrica viaggia col piede sull’acceleratore in Europa: nel 2017 la vendita di e-cars e ibride è aumentata del 57% rispetto all’anno precedente.
Lo stesso non si può dire dell’Italia, in cui questo mercato vale meno del 2% delle vendite realizzate nel Continente.
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Auto elettriche: Italia col freno a mano tirato
Il settore in Europa fa un balzo in avanti, arrivando a 1,2 milioni di euro elettriche e ibride commercializzate lo scorso anno (+57% rispetto alle 770mila unità vendute nel 2016).
Bene anche le cifre relative al primo trimestre di quest’anno (287mila), che piazzano il Vecchio Continente al secondo posto nel mondo per auto elettriche vendute, dopo la Cina (602mila) e prima degli Stati Uniti (200mila).
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La più green delle nazioni europee, manco a dirlo, è la Norvegia che ha fatto registrare un +39% di vendite. Non c’è da stupirsi: nei primi nove mesi del 2017 i veicoli elettrici ed ibridi hanno superato le auto tradizionali, e il Paese è primo al mondo per diffusione di colonnine di ricarica in rapporto agli abitanti grazie al mix virtuoso tra politiche energetiche lungimiranti e investimenti privati.
Segue la Germania, patria europea dell’automotive, in cui il settore cresce a gran velocità: +117% rispetto al 2016 con 56mila immatricolazioni. Al terzo e quarto posto Regno Unito e Francia.
L'Italia è molto lontana da certe cifre: la vendita di auto elettriche e ibride si ferma a quota 4827, di cui solo 1964 full electric.
Il motivo? L’assenza di incentivi
La ragione principale di questo ritardo non è da imputare al fatto che gli italiani preferiscano restare aggrappati alle tradizioni. Il motivo, semmai, è economico: scarsi se non del tutto assenti gli incentivi statali che potrebbero favorire la diffusione delle e-cars nel Belpaese.
Attualmente infatti essi sono solo di tipo indiretto: chi acquista un'auto elettrica per i primi 5 anni non pagherà il bollo, mentre dal sesto anno pagherà soltanto il 25% dell'importo dovuto per un veicolo a combustione equivalente a quello posseduto.
Il confronto con gli altri Paesi europei è impietoso: in Francia gli incentivi viaggiano intorno ai 6mila euro, in Germania si attestano a quota 4mila, con in più un’esenzione di 10 anni sulla tassa di circolazione.