Giustizia amministrativa: Bankitalia, nesso strutturale con economia
Il rapporto tra giustizia amministrativa ed esigenze del sistema economico è stato al centro di un convegno organizzato presso Palazzo Koch, a Roma, dalla Banca d’Italia e dal Consiglio di Stato che ha visto confrontarsi esponenti del mondo giuridico e di quello economico.
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Il workshop è stato aperto dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che ha spiegato come il benessere di una nazione dipenda "dalla quantità e qualità delle risorse disponibili, da quanto efficientemente esse vengono impiegate, dai progressi in campo tecnologico", ma anche dalle istituzioni economiche. Istituzioni economiche, il cui ruolo principale è quello di attuare e far rispettare "l’insieme delle norme che regolano i mercati, l’attività d’impresa e i rapporti tra imprese e settore pubblico". In tal senso, ha aggiunto Visco, l’amministrazione della giustizia è, quindi, "componente fondamentale del sistema istituzionale di un Paese".
Giustizia amministrativa ed economia, ha proseguito il numero uno di Bankitalia, sono legate da un "nesso quasi strutturale", poichè "le decisioni del giudice amministrativo incidono sui costi e sui tempi di realizzazione delle opere pubbliche" e, di conseguenza, sulla dotazione infrastrutturale del Paese, sugli incentivi all’avvio di nuove attività produttive e sul funzionamento di tutti i settori sottoposti a regolazione o a vigilanza da parte di Autorità indipendenti. Non meno rilevanti, ha aggiunto Visco, sono le "ricadute indirette" sull’efficienza del sistema produttivo, poichè la giustizia amministrativa "interviene sull'azione della Pubblica Amministrazione nel suo complesso, che fa da contesto all’attività d’impresa".
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Tra le questioni affrontate durante il convegno, la capacità del sistema giustizia di assicurare tempestività delle decisioni e uniformità di interpretazione delle norme e la necessità di trovare, nella relazione tra giustizia amministrativa ed economia, un adeguato bilanciamento tra l’esigenza di assicurare una piena tutela degli interessi particolari e collettivi, come la protezione del paesaggio o dell’ambiente, e quella di garantire "un’azione pubblica certa e spedita, a tutela della competitività del sistema economico, della stabilità finanziaria e dello sviluppo infrastrutturale del Paese".
Oltre al presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno, che ha aperto il convegno insieme a Visco, sono intervenuti, tra gli altri: il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese, il direttore generale di Assonime Stefano Micossi, il capo del Servizio Tutela dei clienti e antiriciclaggio di Banca d’Italia Magda Bianco, il direttore di Lear Paolo Buccirossi e il professore ordinario dell’Università La Sapienza di Roma Marcello Clarich.
A chiudere il workshop sono stati Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’IVASS, e Filippo Patroni Griffi, presidente aggiunto del Consiglio di Stato.
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Photo credit: Dawid Skalec