Infrastrutture - servono 317 miliardi, soprattutto per i trasporti
Per realizzare ferrovie, strade, metropolitane, porti, interporti, aeroporti e altre opere di collegamento servono 317 miliardi. E’ quanto riporta il rapporto elaborato dal Servizio Studi della Camera in collaborazione con ANAC e Cresme.
> Mobilita’ sostenibile - fondi UE per 6 progetti italiani
Il mercato delle opere pubbliche mostra segnali di ripresa, che interessano sia le progettazioni che le gare e, dal 2018, anche le aggiudicazioni.
Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Infrastrutture strategiche e prioritarie - Programmazione e realizzazione, elaborato dal Servizio Studi della Camera in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e l'istituto di ricerca Cresme, che contiene un’analisi sullo stato della programmazione e della realizzazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie con dati aggiornati al 31 maggio 2018.
> In vigore il decreto per Genova, Ischia e altre emergenze
Opere prioritarie: servono 317 miliardi
Per realizzare le infrastrutture strategiche italiane servono complessivamente circa 317 miliardi di euro. Si tratta di opere ferroviarie, stradali, metropolitane, porti, interporti, aeroporti e il Mo.S.E.
Il 42,7% del costo di tali interventi, pari a circa 71 miliardi, riguarda le ferrovie; il 34,7% strade e autostrade (57,7 miliardi); il 15,8% i sistemi urbani (26,3 miliardi) e in particolare i sistemi di trasporto rapido di massa nelle regioni Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia (24,6 miliardi); il 2,1% gli aeroporti (3,4 miliardi); l’1,5% porti e interporti (2,5 miliardi); il 3,3% il MO.S.E.
A fronte dei 317,144 miliardi di euro necessari per la realizzazione di tali opere, le risorse disponibili sono pari a 190 miliardi, di cui 130 per le opere prioritarie e 60 miliardi per quelle non prioritarie.
Le infrastrutture prioritarie, nota il rapporto, presentano una maggiore copertura finanziaria (78% del relativo costo) e uno stato di avanzamento più maturo rispetto a quelle non prioritarie.
L’analisi per sistema infrastrutturale evidenzia una prevalenza di ferrovie, strade e autostrade sia in relazione alle opere prioritarie che a quelle non prioritarie. Nell’ambito dei nuovi interventi prioritari cresce il peso degli aeroporti, dei porti e degli interporti.
La distribuzione del costo delle infrastrutture prioritarie è suddivisa tra le regioni del Centro Nord (55%) e del Sud e delle Isole (29%). Il restante 16% del costo delle opere prioritarie riguarda interventi diffusi sul territorio per il potenziamento tecnologico, la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali esistenti.
I dati sulle opere non prioritarie
Le opere non prioritarie includono infrastrutture stradali, ferroviarie, metropolitane, porti, interporti, aeroporti, schemi idrici, reti energetiche ed edilizia pubblica.
Il 58,2% del costo complessivo delle infrastrutture non prioritarie, pari a 87,7 miliardi, riguarda strade e autostrade, specialmente nuovi collegamenti autostradali; il 30,4% ferrovie, circa 45,8 miliardi; il 3,5% le infrastrutture dei sistemi urbani (5,3 miliardi); il 4% porti e interporti (5,9 miliardi); l’1,6% gli interventi rientranti nel sistema degli schemi idrici (2,4 miliardi); l’1,6% le infrastrutture energetiche (2,4 miliardi); meno dell’1% l'edilizia e altre infrastrutture diverse.
Segnali di ripresa per le opere pubbliche
Il rapporto analizza anche le dinamiche del mercato delle opere pubbliche rispetto alla progettazione delle infrastrutture strategiche. Un mercato che mostra segnali di ripresa: nel 2017 si osserva un numero di servizi di progettazione più che raddoppiato rispetto ai dati del 2013, da 1.461 a 3.375 (+131%), e un importo più che quadruplicato, da 164 a 711 milioni di euro (+333%).
La crescita del mercato dei servizi di progettazione è iniziata nella seconda metà del 2016 in corrispondenza con l’entrata in vigore della nuova disciplina dei contratti pubblici che ha introdotto delle innovazioni con specifico riguardo alla limitazione dell’appalto integrato e alle misure riguardanti i concorsi di progettazione e di idee.
Gli importi dei servizi di progettazione per l’insieme delle infrastrutture di trasporto (strade e autostrade, ferrovie e metropolitane, porti, interporti e aeroporti) sono cresciuti rispetto al primo semestre del 2017: si passa da 62 a 78 milioni di euro (+25%).
La crescita è proseguita nel 2018: nei primi sei mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2017, il numero di bandi è cresciuto del 28,8% e gli importi sono cresciuti del 29,9%.
La domanda di opere pubbliche ha ripreso a crescere sostenuta dagli appalti di sola esecuzione, dagli appalti di costruzione/manutenzione e gestione, nonché dai contratti di partenariato pubblico privato (PPP) di importo inferiore a 50 milioni di euro.
> Rapporto Infrastrutture strategiche e prioritarie - Programmazione e realizzazione
MIT: riparto delle risorse per trasporto rapido di massa e attrezzaggio tecnologico delle linee ferrovie
Parallelamente alla presentazione del rapporto, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato due decreti ministeriali del 6 agosto 2018 relativi al riparto del fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
Il primo decreto, il n. 360/2018, riguarda il riparto di 1 miliardo e 397 milioni di euro destinati al completamento degli interventi per il trasporto rapido di massa.
Il secondo, il n. 361/2018, finanzia interventi per l’attrezzaggio tecnologico delle linee ferrovie regionali non interconnesse alla rete nazionale. Le risorse ripartite, in questo caso, ammontano a 338 milioni di euro.
> Decreto n. 360/2018 per il completamento degli interventi per il trasporto rapido di massa