Appalti - OICE e RPT: no a nuova Italstat, immenso carrozzone pubblico
L'ipotesi di istituire una nuova Centrale per la progettazione delle opere pubbliche presso l'Agenzia del Demanio è inaccettabile. Questa la risposta di OICE e RTP alla proposta avanzata dal MEF nella bozza di legge di bilancio.
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L'associazione di categoria aderente a Confindustria che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica (OICE) e la Rete della professioni tecniche (RPT) hanno preso posizione, con un comunicato congiunto, contro la disposizione prevista dalla bozza di Legge di bilancio 2019 relativa all'istituzione, dal 1° gennaio 2019, di una Centrale per la progettazione delle opere pubbliche.
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Legge bilancio 2019: al via Centrale per progettazione di opere pubbliche
In base a quanto previsto dalla bozza di bilancio, la Centrale, istituita presso l'Agenzia del Demanio, si dovrebbe occupare, su richiesta delle amministrazioni centrali e degli enti locali territoriali interessati, della progettazione delle opere pubbliche, ai sensi degli articoli 23 e 24 del Codice Appalti (D.lgs 50-2016). In particolare, la centrale potrebbe:
- progettare opere pubbliche e, quindi, occuparsi della fattibilità - tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva - di lavori, del collaudo, del coordinamento della sicurezza della progettazione, della direzione dei lavori e del supporto tecnico-amministrativo alle attività del responsabile del procedimento;
- gestire le procedure di appalto in tema di progettazione per conto della stazione appaltante interessata;
- predisporre modelli di progettazione per opere simili o con elevato grado di uniformità e ripetitività;
- valutare progetti sottoposti dagli enti interessati alla realizzazione dell'opera.
Per il funzionamento della Centrale la norma inserita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) nella finanziaria prevede l'assunzione di un massimo di 500 unità di personale, con prevalenza di staff di profilo tecnico per almeno il 70%, a livello impiegatizio, quadro e con qualifica dirigenziale.
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OICE e RPT: no a un nuovo carrozzone pubblico
Al fine di garantire la qualità delle prestazioni professionali e la trasparenza nel processo di esecuzione delle opere pubbliche, OICE e RPT – si legge nel comunicato ufficiale – ritengono che sia necessario puntare ad una chiara distinzione tra controllori e controllati, riservando in particolare:
- la progettazione ai liberi professionisti e alle società di ingegneria,
- il controllo del processo di esecuzione delle opere ai pubblici dipendente.
E' alla luce di ciò che ingegneri e professionisti sono contrari alla proposta di creare una 'nuova Italstat' (la società statale per il settore della progettazione e costruzione di grandi infrastrutture attiva in Italia dal 1956 al 1991). In questo modo, continuano OICE e RPT, si andrebbe a creare "un nuovo immenso carrozzone pubblico, facilmente schiavo della politica", che – si legge – non potrebbe assicurare la qualità della prestazioni professionali, garantite invece dalla concorrenza e dal mercato.