ASEAN - crescono gli investimenti esteri e l'economia digitale
Dal rapporto 2018 sugli investimenti in ASEAN emerge una situazione di grande fermento nell'area, in termini sia di IDE che di sviluppo dell'economia digitale. Sono infatti moltissime le imprese - in primis quelle europee - che decidono di puntare al Sudest Asiatico.
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In occasione del 33° ASEAN Summit, che si è svolto dall'11 al 15 novembre a Singapore, è stato pubblicato l'ASEAN Investment Report 2018, che fa il punto sul quadro attuale e traccia le prospettive future sullo sviluppo degli investimenti in Sudest asiatico.
Uno sguardo agli investimenti diretti esteri (IDE)
I flussi di investimenti diretti esteri (IDE) verso l'ASEAN (Association of South-East Asian Nations), si legge nel rapporto, sono saliti a livelli record, passando dai 123 miliardi di dollari del 2016 ai 137 miliardi del 2017, sostenuti da un significativo aumento degli investimenti in Indonesia, dove gli IDE sono aumentati di cinque volte, Thailandia, Filippine e dai Paesi del sotto-gruppo CLMV (Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam). Di conseguenza, il peso dell’ASEAN in termini di flussi di IDE nelle economie in via di sviluppo è cresciuto in un anno dal 18% al 20%.
Molte multinazionali dall'Unione europea, dal Giappone e dagli Stati Uniti con operazioni nella regione, si legge nel documento, prevedono di aumentare ulteriormente i propri investimenti in area ASEAN. Inoltre, l'Unione europea è risultata nel 2017 il maggiore investitore in energia elettrica, seguita dal Giappone e dalla Repubblica di Corea.
Gli investimenti intra-ASEAN, il maggiore contributo ai flussi di IDE nella regione, hanno raggiunto un nuovo record di 27 miliardi di dollari, pari a circa il 19% del totale.
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Boom dell'economia digitale
Un importante sviluppo nell'area è rappresentato dai crescenti investimenti nell'economia digitale, che comprende:
- e-commerce,
- fintech,
- venture capital,
- sviluppo dei data centre e delle infrastrutture ICT.
Le multinazionali digitali straniere e locali, così come le aziende ICT, dedicano sempre più attenzione alla regione. I progetti di investimento greenfield in ambito ICT non manifatturiero sono cresciuti rapidamente dai 2,8 miliardi di dollari del 2010 ai 3,9 miliardi del 2017, mentre fusioni e acquisizioni transfrontaliere di imprese ICT sono passate da 172 milioni nel 2010 a 3,6 miliardi nel 2017.
I produttori europei e cinesi di telefoni cellulari hanno un considerevole numero di operazioni in ASEAN, in particolare in Indonesia, Thailandia e Vietnam. Inoltre, le grandi imprese europee di venture capital investono sempre più di frequente nelle startup del settore fintech sudest asiatiche.
A livello regionale, gli Stati membri dell'ASEAN stanno intensificando la cooperazione per rafforzare la competitività delle loro industrie ICT, per espandere l'e-commerce e per facilitare la connettività digitale, anche attraverso la firma di un accordo sul commercio elettronico e all'adozione di un Quadro di integrazione digitale per facilitare la trasformazione della regione in un hub digitale competitivo a livello globale.
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Raccomandazioni per mantenere i trend
In tale contesto, il rapporto 2018 discute le diverse opzioni in termini di politiche e strategie per lo sviluppo dell’economia digitale nella regione.
L'ASEAN, si legge nel documento, deve mantenere lo slancio verso i crescenti investimenti nel settore ICT, intensificando i suoi sforzi collettivi per:
- ridurre il divario digitale,
- sviluppare competenze digitali,
- affrontare gli ostacoli logistici e i sistemi di pagamento,
- gestire i potenziali rischi della rivoluzione digitale, abbracciando al contempo la quarta rivoluzione industriale.