Social bond CDP - in un anno creati oltre 17mila posti di lavoro
Oltre 2.800 PMI finanziate in zone svantaggiate o sismiche e 17.500 posti di lavoro creati. Sono i risultati del primo Social bond firmato Cassa depositi e prestiti a un anno dalla sua emissione.
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A novembre dello scorso anno Cassa depositi e prestiti ha collocato il suo primo Social Bond, la prima emissione obbligazionaria di questo tipo lanciata sul mercato internazionale dei capitali da un emittente italiano, sottoscritta principalmente da investitori esteri e “socially responsible” (SRI).
L’obbligazione, da 500 milioni di euro, è andata a supportare la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso il finanziamento di piccole e medie imprese localizzate in aree svantaggiate con l’obiettivo di promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite, in particolare il numero 8, che mira ad “incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti”.
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In un anno creati oltre 17mila posti di lavoro
In base al report pubblicato da CDP, a un anno dal primo social bond sono state finanziate 2.800 PMI in zone svantaggiate o sismiche, con un impatto occupazionale di circa 17.500 posti di lavoro a tempo pieno, di cui 6.200 mantenuti e 11.300 creati.
I 500 milioni sono stati utilizzati per il finanziamento o rifinanziamento di prestiti esclusivamente destinati a nuovi investimenti o a capitale circolante concessi a imprese, che soddisfano una serie di requisiti tra cui: meno di 250 dipendenti e localizzazione in zone svantaggiate o sismiche.
A beneficiarne maggiormente è stato il settore manifatturiero: le PMI di questo settore hanno beneficiato di circa il 59% dei fondi derivanti dall’emissione. La rilevanza di questo settore è legata al target dell’emissione: alcune delle zone colpite da eventi sismici, come Emilia-Romagna e Veneto, infatti, sono caratterizzate dalla presenza di un elevato numero di aziende manifatturiere, che condizionano la distribuzione per settore di attività.
Il secondo settore maggiormente finanziato è quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio (19%), seguito dal settore delle costruzioni (5%).
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Due Case Studies
Il report si chiude con le storie di due imprese. Luchino, PMI di Modica (provincia diRagusa) che produce cioccolato e caramelle. Ha ricevuto un finanziamento di 20mila euro per l’acquisto di un nuovo macchinario per la lavorazione del cioccolato e grazie a questo investimento, ha incrementato la produttività (da 800 a 2.800 tavolette di cioccolato al giorno), aumentando al contempo il numero dei dipendenti di una unità.
Il secondo caso è quello di Ferropol Coating, di San Felice sul Panaro in provincia di Modena, attiva nel trattamento e rivestimento: ha ottenuto un prestito da 240mila euro per l’acquisto di nuovi impianti robotizzati. Grazie agli investimenti degli ultimi anni, l’azienda emiliana ha aumentato il fatturato del 50% tra il 2016 e il 2017 e Cdp ha contributo ad accrescere il numero dei dipendenti di circa 20 unità.