Brevetti - EPO, nel 2018 domande in aumento
Nel 2018 è aumentato il numero delle richieste di brevetto presentate da imprese ed inventori all’Ufficio brevetti europeo (EPO). Tra i paesi dell'Unione si è distinta la Germania, tra le aziende invece spicca Siemens con più di 2mila domande.
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Le domande di brevetto presentate all’EPO nel 2018 sono aumentate del 4,6%, per un totale di 174.317 richieste. Lo rivela il report annuale dell’Ufficio brevetti europeo.
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Da quali paesi provengono le domande di brevetto
La maggior parte delle domande di brevetto proviene dai paesi membri dell’EPO (47%), con la Germania (15%) in testa, seguita da Francia (6%), Svizzera (5%), Paesi bassi (4%), Regno Unito e Italia (3%), Svezia (2%).
Tra i paesi che non aderiscono all’EPO, invece, al primo posto ci sono gli Stati Uniti (25%), seguiti da Giappone (13%) e Cina (5%). Nel 2018 sono aumentate considerevolmente le richieste di brevetto provenienti da Singapore (+20,2%), Australia (+16.3%) e Russia (+13.4%).
Le tecnologie al centro dei brevetti
Anche quest’anno le richieste di brevetto riguardano prevalentemente le tecnologie mediche (13.795 domande), la comunicazione digitale (11.940) e le tecnologie informatiche (11.718).
Il settore che ha registrato una forte crescita del numero di domande è quello farmaceutico (+13,9%), seguito dalle biotecnologie (+12,1%) e dai macchinari speciali (+10,9%).
Le aziende che hanno presentato più domande
Siemens (2.493), Huawei (2.485) e Samsung (2.449) sono le imprese che hanno presentato il maggior numero di domande di brevetto all’EPO nel 2018. Nella top ten ci sono anche LG (2.376), Royal Philips (1.617), Ericsson (1.472), General Electric (1.307) e Robert Bosch (1.286).
"La classifica dimostra che Siemens fornisce continuamente e costantemente innovazione, in particolare nell’ambito delle tecnologie digitali", ha dichiarato Beat Weibel, a capo del Dipartimento Proprietà Intellettuale di Siemens. "Tuttavia, il nostro obiettivo non è solo quello di raggiungere un elevato numero di brevetti, ma anche di mantenere la qualità della nostra ampia gamma di prodotti e servizi dotati della nostra proprietà intellettuale".
Dal report emerge che in Europa a presentare le domande di brevetto sono soprattutto le grandi imprese (71%); a spartirsi il resto della torta, PMI e singoli inventori (20%), università e centri di ricerca pubblici (9%).