Confindustria - gli accordi commerciali fanno bene all’export?
L'ufficio studi di Confindustria ha pubblicato una nuova infografica sull'impatto che gli accordi di libero scambio hanno avuto sull'export italiano.
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"Gli accordi commerciali favoriscono l'export italiano?". E’ questo il titolo dell'ultima infografica realizzata da Confindustria che si pone l'obiettivo di analizzare le conseguenze che i Free trade agreement firmati dall'Unione europea con numerosi paesi partner hanno avuto sulle performances delle imprese italiane esportatrici.
L'approfondimento di Confindustria si sofferma in particolar modo sul CETA, l'accordo di libero scambio tra l'UE e il Canada entrato in vigore alla fine del 2017. Il dato che emerge è che, nei primi cinque mesi del 2019, l’export italiano in Canada è aumentato del 13% rispetto allo stesso periodo del 2018.
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Discorso analogo vale anche per l'accordo siglato dall'Unione Europea con il Giappone, in vigore da febbraio 2019. Anche in questo caso, infatti, le dinamiche dell'export italiano verso il Paese asiatico sono incoraggianti, segnando un +15% nei primi cinque mesi del 2019, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.
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In entrambi i casi, si tratta di tassi di crescita molto più elevati rispetto a quelli registrati dalle esportazioni italiane verso altre destinazioni extra-europee e che si attestano mediamente sul +4%.
La ricetta di Confindustria
Secondo l’associazione di categoria, i dati positivi segnati dalle esportazioni italiane verso quei Paesi con cui l’Unione europea ha siglato accordi di libero scambio entrati in vigore negli ultimi anni, confermano la bontà della strada intrapresa dall’UE in materia di commercio internazionale.
Per Confindustria, infatti, la migliore risposta possibile alle crescenti tensioni internazionali sul fronte commerciale è proprio quella rappresentata dai trattati bilaterali.
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Bene, quindi, l'accordo commerciale con Singapore, approvato a febbraio 2019 dal Parlamento europeo, così come i negoziati con i paesi del Mercosur che qualche mese fa hanno registrato una svolta positiva con il raggiungimento di un’intesa politica sul testo dell’accordo, dopo anni di stallo. Giudizio positivo, inoltre, anche per il free trade agreement con il Vietnam firmato ad Hanoi a giugno 2019 da parte della commissaria europea al Commercio, Cecilia Malmström.
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A questi trattati, il cui sviluppo è in una fase ormai decisamente matura, si affiancano quelli per cui le negoziazioni sono ancora pienamente in atto. Si tratta, in particolare, degli accordi con il Messico, l'Australia e la Nuova Zelanda su cui la Commissione europea continua a lavorare.
Nel complesso - conclude Confindustria - i nuovi accordi potrebbero riguardare il 14% dell’export italiano extra-UE, con ricadute positive per numerose imprese del nostro Paese.
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