Obiettivi di sviluppo sostenibile: Italia migliora, ma si puo' fare di piu'
Malgrado la legge di Bilancio 2020 sia più attenta ai temi legati allo sviluppo sostenibile, sussistono ancora alcune lacune significative, come per la tutela della biodiversità, le risorse assegnate a a istruzione, cooperazione allo sviluppo e occupazione giovanile.
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A dirlo, il rapporto ASviS “La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile. Esame dei provvedimenti e situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030” presentato oggi a Roma all’Auditorium Parco della Musica.
“Valutiamo positivamente la Legge di Bilancio 2020, anche se l’efficacia dei singoli provvedimenti dipenderà dalla rapidità e dai contenuti dei decreti attuativi”, commenta il Presidente dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile, ASviS Pierluigi Stefanini.
“Questo vale, in particolare, per le spese per investimento, tema sul quale l’Italia ha accumulato nel passato drammatici ritardi. Per questo, l’ASviS seguirà da vicino l’attuazione dei singoli provvedimenti, fornendo una valutazione più puntuale possibile in occasione della redazione del Rapporto di ottobre 2020”.
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Gli italiani e l’Agenda 2030
Nell’ultimo anno è cresciuta fortemente l’attenzione ai temi dell’Agenda 2030: la quota di popolazione che afferma di conoscerne gli obiettivi è pari al 28,2%, con un aumento di circa sette punti nell’ultimo anno.
Parallelamente, in termini di urgenza dei provvedimenti riguardanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, gli intervistati mettono in cima alla relativa classifica l’acqua pulita (Obiettivo 6), la buona salute (Obiettivo 3), le azioni per il clima (Obiettivo 13) e l’energia rinnovabile (Obiettivo 7), mentre attribuiscono meno urgenza agli interventi sugli Obiettivi relativi all’uguaglianza di genere (Obiettivo 5), alla riduzione delle disuguaglianze (Obiettivo 10) e all’innovazione, alle imprese e alle infrastrutture (Obiettivo 9).
L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile
Il Rapporto dell’ASviS offre un aggiornamento al 2018 degli indicatori compositi che descrivono l’andamento del Paese verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs nell’acronimo inglese).
Tra il 2017 e il 2018, l’Italia ha mostrato:
- un significativo miglioramento per sei Obiettivi: povertà; alimentazione e agricoltura sostenibile; sistema energetico; innovazione; modelli sostenibili di produzione e di consumo; qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide;
- un leggero avanzamento per altri cinque Obiettivi: salute; disuguaglianze; condizioni delle città; lotta al cambiamento climatico; condizioni degli ecosistemi marini;
- un lieve peggioramento per due Obiettivi: educazione; condizione economica e occupazionale;
- un significativo peggioramento per quattro Obiettivi: uguaglianza di genere; acqua e strutture igienico sanitarie; condizioni degli ecosistemi terrestri; cooperazione internazionale.
Con la Legge di Bilancio 2020 più attenzione allo sviluppo sostenibile
Secondo il rapporto, i provvedimenti contenuti nella Manovra 2020 recepiscono alcune proposte dell’ASviS: dal legame tra incentivi per “Industria 4.0” ed economia circolare al varo di un Green New Deal italiano, dall’impegno per la mobilità sostenibile a quello per l’innovazione, dalla lotta alle disuguaglianze di genere all’attenzione ai problemi abitativi e delle periferie.
Tuttavia, si evidenziano insufficienze significative, come per la tutela della biodiversità e nell’assegnazione di risorse adeguate a istruzione, cooperazione allo sviluppo e occupazione giovanile, soprattutto tenuto conto dei 21 Target che sono “in scadenza” nel 2020.