Cosa dice la Corte dei Conti nella nuova relazione semestrale sul PNRR?
La Corte dei Conti ha approvato la nuova Relazione semestrale con cui riferire al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR al termine del 2023, nonché su quanto sta per ora avvenendo nella prima metà del 2024. Ne emerge che gli obiettivi europei in scadenza a fine 2023 sono stati tutti conseguiti e che, anche nel primo semestre 2024, l’attuazione prosegue in linea con la programmazione. Per oltre metà delle misure, invece, la spesa è ancora in una fase iniziale.
Come sta andando il Piano nazionale complementare?
In breve sono queste le tre indicazioni sul livello di attuazione del PNRR contenute nella nuova Relazione della Corte dei Conti pubblicata oggi, 14 maggio.
Relazione Corte dei Conti su conseguimento obiettivi PNRR e tasso di spesa
Da un lato, infatti, la Relazione certifica che nel secondo semestre 2023 sono stati conseguiti i 52 obiettivi previsti per quell’arco temporale, facendo sì che a fine 2023 la percentuale di completamento degli obiettivi del PNRR ammontasse al 37%.
Dall’altro la Relazione fotografa la situazione del primo semestre 2024, ancora in fieri. Anche in questo caso i dati sono per ora buoni visto che, secondo le rilevazioni “di metà marzo, tra gli obiettivi europei che figuravano ancora da raggiungere solamente per 2 le Amministrazioni titolari hanno segnalato un grado di complessità alto; per ulteriori 5 la difficoltà di conseguimento era considerata media, mentre per gli altri non erano attese problematiche attuative”.
Anche per quanto concerne un esame più complessivo del Piano, gli investimenti per i quali le Amministrazioni titolari hanno segnalato particolari difficoltà attuative sono solo 15, pari al 7% delle misure da completare.
In relazione invece alla spesa, in poco più della metà delle misure censite si rileva un tasso di attuazione rispetto al cronoprogramma che ne denota il collocamento in una fase ancora iniziale (con un tasso inferiore al 15% e in media fermo al 3%), sebbene gli attuatori abbiano ricevuto pagamenti di tesoreria in media molto superiori al cronoprogramma di spesa 2020-2023.
Diseguaglianze e REPowerEU al centro della seconda parte della Relazione
Oltre ad esaminare gli esiti del processo di revisione del PNRR ed analizzare tre distinti profili di attuazione delle iniziative (avanzamento procedurale nel percorso di conseguimento di milestone e target semestrali; flussi finanziari legati all’evoluzione della spesa; e i primi risultati raggiunti attraverso l’esame dell’andamento degli indicatori target), la Relazione delle Corte dei Conti contiene anche due approfondimenti tematici.
Il primo è relativo al progresso nell’implementazione delle misure volte a colmare i divari di genere e generazionali, entrambi obiettivi trasversali alle missioni del PNRR. Complessivamente si tratta di 61 misure. Sebbene, il livello di attuazione di tali interventi appare pressoché in linea con i programmi.
Il secondo approfondimento analizza, invece, il nuovo capitolo REPowerEU, “sotto il profilo della composizione e dell’impatto delle misure, in relazione agli obiettivi programmatici del PNIEC e nel confronto con i corrispondenti capitoli aggiunti nei Piani di paesi comparabili con l’Italia (Francia, Spagna e Polonia), al fine di mettere in luce le diverse impostazioni di fondo che riflettono l’eterogeneità dei punti di partenza nel percorso della transizione verde”. Su questo fronte la Relazione - tra le altre cose - sottolinea che nella nuova versione del PNRR le misure che hanno un riconosciuto tag climatico sono 92. Per loro il monitoraggio potrà riguardare, però, solo l’effettiva realizzazione degli investimenti previsti e il grado di tiraggio degli strumenti di incentivazione adottati. Invece, per quanto concerne l’impatto sugli obiettivi climatici, si dovrà fare affidamento a una successiva valutazione ex-post.
Consulta la Relazione delle Corte dei Conti sull'attuazione del PNRR
Source: EC - Audiovisual Service - Photographer: Lukasz Kobus