Legge Stabilità 2017 – finanziamenti per Human Tecnopole
Nella legge di bilancio trova posto anche il progetto Human Technopole, con lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2017
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Per la costituzione della Fondazione e per il progetto Human Technopole la legge di bilancio impegna 10 milioni di euro per il 2017 cui seguiranno, in base allo stato di avanzamento del progetto, ulteriori risorse per un totale di oltre 750 milioni in sette anni.
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Un nuovo tassello nella costruzione della piattaforma di ricerca in materia di salute, nutrizione e agroalimentare, composta da sette centri e tre facilities condivise, che dovrà sorgere nell'area che ha ospitato l'Esposizione Universale di Milano.
Ai 50 milioni stanziati dal Governo per entrare come socio in Arexpo, la società che gestisce l'area, e agli 80 milioni del decreto del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina per avviare la fase operativa del progetto, si aggiungono le risorse previste dalla manovra per la costituzione della Fondazione Human Technopole.
Nello specifico, si tratta di 10 milioni di euro nel 2017, cui si aggiungeranno in base all'avanzamento del progetto ulteriori contributi pari a:
- 114,3 milioni per il 2018,
- 136,5 milioni per il 2019,
- 112,1 milioni per il 2020,
- 122,1 milioni per il 2021,
- 133,6 milioni per il 2022,
- 140,3 milioni a decorrere dal 2023.
I membri fondatori individuati dal disegno di legge di bilancio sono i Ministeri dell'Economia (MEF) e dell'Istruzione (MIUR), ai quali viene attribuita anche la funzione di vigilanza, ma è ammessa la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati, che potranno contribuire finanziariamente al patrimonio dell'Ente e alla realizzazione del progetto.
Lo schema di statuto, che verrà predisposto dal Comitato di coordinamento del progetto e approvato con un DPCM, su proposta del MEF e del MIUR, stabilirà la denominazione della Fondazione, le modalità di partecipazione e contribuzione all'Ente, la possibilità di avvalersi di personale proveniente dall’esterno e della collaborazione di esperti, società di consulenza nazionali ed estere, università e istituti universitari e di ricerca.
Un ulteriore decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dovrà invece definire i rapporti tra la nuova Fondazione e l'Istituto italiano di tecnologia (IIT), che gestirà la fase di startup di Human Technopole fino alla piena autonomia operativa, prevista non prima del febbraio 2019.
Cingolani, Italia si allinea a trend mondiale
Nel corso di un'audizione al Senato il direttore dell'IIT Roberto Cingolani ha illustrato l'idea di base del progetto, ricordando che in Italia ci sono mille nuovi casi di cancro al giorno e circa un milione e duecentomila malattie neurodegenerative, che si traducono in due punti di Pil spesi dal comparto sanitario per i farmaci, molto costosi, e le terapie, estremamente lunghe.
In tutto il mondo si stanno sviluppando centri che coinvolgono una molteplicità di profili tecnico scientifici, che si occupano di genomica e modelli analitici, per fare medicina di precisione, ha continuato Cingolani, mentre in Italia, nonostante vi sia ricerca disseminata in vari centri, manca ancora una struttura centrale di questo genere.
Sette i centri previsti dal progetto (Medical Genomics, Neurogenomics, Agri-Food and Nutrition Genomics, Data Science, Computational Life sciences, Analysis, Decision and Society, Nano Science and Technology), cui si aggiungono tre facilities condivise - Central Genomics, Imaging e Data Storage and High Performance Computing - oltre ai laboratori negli istituti di ricerca partner.
Oltre alla costruzione di un'infrastruttura di ricerca che accoglierà circa 1500 persone e che svilupperà tecnologie trasferibili, ha anticipato il direttore dell'IIT, i potenziali risultati attesi del progetto comprendono una campagna di screening nazionale che coinvolgerà 7mila persone all'anno nel primo triennio, tra pazienti e persone sane, lo sviluppo di nuovi modelli analitici e predittivi con applicazioni che vanno dalla sanità al sociale e, nel medio-lungo termine, di farmaci intelligenti e terapie personalizzate.
Bignami, poco chiara la selezione del progetto
Ritengo un grave errore politico, ha detto in audizione al Senato il professor Giovanni Fabrizio Bignami, già presidente dell'Agenzia spaziale italiana e dell'Istituto nazionale di astrofisica, non avere inserito questo progetto nel Programma nazionale della ricerca (PNR), che tra l'altro è stato approvato solo tre anni dopo la scadenza del precedente (attivo fino al 2012) e quando l'idea di Human Technopole aveva già cominciato a circolare.
Dal momento che tra le priorità strategiche del nuovo PNR rientrano anche agrifood e salute, che sono i temi al centro del progetto Human Technopole, e gli investimenti nelle infrastrutture di ricerca, il Governo avrebbe potuto collocare gli 80 milioni previsti dal decreto Mipaaf nel PNR e poi tirare via le mani, ha osservato Bignami. In questo modo, invece, ha proseguito, un finanziamento pubblico significativo viene assegnato senza passare per una selezione nell'ambito di un bando competitivo, ma solo sulla base di valutazioni indipendenti rese al MIUR e non ancora trasmesse al Parlamento, che ha infatti chiesto al ministro Stefania Giannini di portarle in occasione della sua prossima audizione in Senato.
Si può ancora rimediare a questo vulnus, anche utilizzando la legge di bilancio, ha concluso Bignami. Ad esempio, controllando la governance della futura Fondazione, in modo che sia del tutto indipendente da IIT, rispettando le norme per le fondazioni pubbliche in materia di assunzione di personale e assicurando che il direttore venga reclutato dal MIUR con un bando di selezione internazionale.
Photo credit: Nestlé