TTIP - Malmstroem, esito accordo dipende da prossimo presidente USA
Mentre la presidenza slovacca esclude un accordo sotto l'amministrazione Obama, la commissaria Malmstroem ritiene che il futuro del TTIP sarà nelle mani del prossimo presidente USA.
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Ad una settimana esatta dall'inizio del 15° turno di negoziati tra Unione europea e Stati Uniti sul Partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP), il ministro slovacco dell'economia Peter Ziga ha definito "non realistica" l'ipotesi di raggiungere un'intesa per la liberalizzazione di scambi e investimenti tra Ue e Usa "prima della scadenza del mandato di Obama".
Il ministro slovacco si è espresso a margine della riunione informale dei 28 che si è tenuta nei giorni scorsi a Bratislava, in qualità di rappresentante dello Stato membro che detiene la presidenza di turno del Consiglio dei ministri dell'Ue .
Il round del 3-7 ottobre, ha commentato al riguardo la commissaria Ue al Commercio Cecilia Malmstroem, non deve essere "necessariamente l'ultimo". Viceversa, ha continuato la commissaria, Bruxelles è "aperta a continuare" e ha già segnalato a Washington di essere "disponibile a farne uno anche a novembre, uno a dicembre e uno a gennaio, se necessario".
In ogni caso, ha aggiunto Malmstroem, "se non ci sarà un accordo entro il 19 gennaio", giorno in cui finirà la presidenza Obama, "ci sarà una pausa naturale" nei negoziati prima che la prossima amministrazione diventi operativa. E' difficile avere un'idea dei tempi dell'accordo. Molto dipenderà da quanto il TTIP sarà "una priorità per il prossimo presidente americano".
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Lo scopo di questo nuovo turno di trattative, spiega infine una nota della Commissione, è quello di "fare quanti più progressi possibili in tutti i settori dell'accordo, in particolare nelle aree della cooperazione normativa e delle norme. II 5 ottobre i negoziatori Ue e Usa incontreranno la società civile, comprese le ONG e le organizzazioni sindacali, oltre che le organizzazioni imprenditoriali e dei consumatori, per informarle sui progressi dei negoziati.
In linea con la politica di trasparenza dell'Ue, spiega ancora la nota della Commissione, sarà poi pubblicata in tutte le lingue ufficiali dell'Ue una relazione dettagliata sull'avanzamento dei negoziati; mentre il 7 ottobre i capi negoziatori delle due parti terranno una conferenza di chiusura.