Seminario Asem - servono linee guida Ue-Asia per credito PMI
E' la ricetta emersa nel corso del convegno dell'Asia Europe meeting sui finanziamenti alle piccole e medie imprese
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Utilizzare la leva degli accordi internazionali, delle linee guida condivise e della promozione del commercio per aiutare lo sviluppo delle PMI, sia dell’area asiatica che di quella europea. E’ questa la ricetta emersa nel corso del convegno dell’Asia Europe meeting (Asem) “Financing Sme’s in Asia and Europe”, organizzato dal ministero degli Affari esteri, dall’Istituto affari internazionali e dalla Banca d’Italia nell'ambito del Festival della diplomazia. A fare il punto della situazione nel settore delle piccole e medie imprese è stato il sottosegretario agli Esteri con delega all’Asia, Benedetto Della Vedova.
Della Vedova: più accesso al credito
"Rafforzare l’accesso al credito delle PMI in Europa e in Asia è l’obiettivo del dialogo multilaterale tra i membri dell' Asem”, ha spiegato Della Vedova. Per il sottosegretario, le piccole e medie imprese rappresentano “il motore trainante dell’economia globale e in Italia costituiscono il tessuto industriale sia nel manifatturiero sia nel terziario”.
I numeri delle PMI
Lo dicono i numeri. In Europa nove aziende su dieci sono PMI. Queste imprese impiegano due dipendenti su tre e producono 58 centesimi per ogni euro di valore aggiunto. In Asia 4,5 su 5 attività commerciali sono rappresentati da piccole e medie imprese. Le PMI forniscono all’economia mediamente il 66% dei posti di lavoro e il loro contributo al Pil è del 38 per cento.
Cerved: pochi finanziamenti
Tuttavia, sia in Europa che in Asia, l’attuale sviluppo delle PMI viene anche ostacolato da un accesso limitato ai finanziamenti. Secondo il rapporto Cerved, infatti, tra il 2011 e il 2013 in Italia (dove c’è il 17,6% per cento delle micro imprese europee) l’accesso al credito si è ridotto del 4,1 per cento. Tra il 2008 e la prima metà del 2014, 13mila piccole e medie imprese sono fallite, oltre 5mila sono state insolventi e 23mila hanno liquidato le loro attività.
Nuovi modelli di finanziamento
“Governi e istituti di credito - ha detto Della Vedova - devono creare nuovi modelli di finanziamento per agevolare il supporto finanziario alle imprese”. Quindi, bisogna agire dal lato interno. Ma non solo. In un mondo globalizzato anche la connettività tra le Regioni è cruciale per lo sviluppo delle economie e la promozione del commercio internazionale. In questo senso, il tema sarà ripreso nel corso del prossimo Asem Summit che si terrà in Mongolia nel luglio del 2016.
Linee guida strategiche
In vista di quell’appuntamento il Ministero degli Esteri e la Banca d’Italia si sono fatti portavoce della necessità di agevolare l’accesso al credito, semplificando e diversificando sia le procedure di prestito che le fonti di finanziamento. Il punto centrale è proprio la necessità di rilanciare la cooperazione tra paesi europei ed asiatici, favorendo la formulazione di linee guida strategiche comuni al fine di espandere l'accesso al credito delle PMI e migliorare il quadro istituzionale a sostegno delle loro attività.
Banca d'Italia: in Europa serve più coordinamento
Che il problema dell'accesso al credito sia una sfida per entrambe le regioni, lo ha sottolineato anche il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Valeria Sannucci che ha colto l'occasione del seminario per evidenziare la necessità di un maggior coordinamento a livello comunitario delle politiche sul finanziamento delle piccole e medie imprese. In questo senso, la Banca centrale europea (Bce) ha fatto tanto negli ultimi anni con misure standard e non. Anche se sul tavolo restano sfide “senza precedenti”, dal momento che la frammentazione resta forte.
IAI: entrambe le Regioni vogliono riforme
All'evento alla Farnesina è intervenuto anche Ettore Greco, direttore dell'Istituto affari internazionali, secondo cui questo seminario costituisce “un momento importante per la creazione di nuovi modelli di cooperazione tra Europea e Asia”. La cornice Asem è infatti “strumento fondamentale per promuovere le migliori pratiche e rafforzare la collaborazione su un numero di questioni”. Entrambe le Regioni hanno, infatti, “interesse a nuove norme e meccanismi che regolino il mercato internazionale per dare adeguato accesso al credito”.