E-commerce – Parlamento UE, stop a geoblocking per acquisti online
Via libera del Parlamento europeo alle nuove regole che vietano i geoblocchi. I cittadini UE potranno finalmente scegliere su quali siti web acquistare beni o servizi, senza limitazioni geografiche.
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Il Parlamento UE ha approvato la normativa sul geoblocking, eliminando gli ostacoli che regolavano gli acquisti online in Europa sulla base della residenza.
Stop a geoblocking
Con l'approvazione del nuovo regolamento sul geoblocking, i cittadini UE potranno finalmente scegliere su quali siti web acquistare beni o servizi, senza essere bloccati o reindirizzati automaticamente verso un altro sito a causa della loro nazionalità, del luogo di residenza o dell’ubicazione temporanea.
Gli operatori commerciali dovranno trattare gli acquirenti online provenienti da un altro Paese dell'UE allo stesso modo dei clienti locali, consentendo l'accesso agli stessi prezzi o alle stesse condizioni di vendita, in particolare quando si acquistano:
- beni fisici (come elettrodomestici, elettronica, abbigliamento) che possono o essere spediti nel proprio Stato membro, alle stesse condizioni di consegna offerte agli acquirenti locali, o ritirati in un luogo concordato da entrambe le parti, ad esempio in un Paese UE in cui il commerciante già spedisce la propria merce (gli operatori non sono tenuti a consegnare in tutti i Paesi UE);
- servizi elettronici non protetti da copyright quali cloud, firewall, memorizzazione di dati, hosting di siti web;
- servizi forniti nei locali commerciali o in un luogo fisico in cui opera il commerciante, ad esempio soggiorni in hotel, noleggio auto, biglietti per eventi sportivi, festival musicali o per i parcheggi.
Sarà inoltre vietato trattare gli acquirenti in maniera diversa in base al luogo di emissione della carta di credito o di debito.
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Esclusi per ora i contenuti protetti da copyright
I contenuti digitali protetti da copyright, come i libri elettronici, la musica o i giochi online, non saranno coperti per il momento dalle nuove norme. Tuttavia, gli eurodeputati hanno inserito nella normativa una "clausola di revisione", che impone alla Commissione europea di valutare entro due anni se il divieto di geoblocking debba essere esteso a tali contenuti. Anche i servizi audiovisivi e di trasporto sono per il momento esclusi dal campo d'applicazione.
Prossime tappe
L'accordo sul regolamento del geoblocking deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio. Le nuove norme saranno applicabili nove mesi dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE, ovvero entro la fine del 2018.
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