Energy Release 2.0: il GSE pubblica la guida per accedere al portale
Online il vademecum del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per l’utilizzo del portale dedicato al sistema Energy Release 2.0. Si tratta del meccanismo che favorisce l'installazione di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili pensato per le imprese energivore.
I contenuti del decreto di luglio e il meccanismo di regolazione
La guida è rivolta ai clienti finali energivori, ovvero alle imprese iscritte o che risultano in fase di istruttoria nell’elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica istituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) relativamente all’anno 2024. In particolare, il documento fornisce alla categoria di imprese interessata da Energy Release 2.0 indicazioni utili per il corretto accesso all'"Area Clienti GSE" e per l'inserimento dei dati (ad esempio quelli anagrafici o i dati bancari) in fase di registrazione sul portale "E-Release".
Tornando al sistema di agevolazioni Energy Release 2.0, lo scorso 14 novembre il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) aveva pubblicato il bando dedicato alla misura, con l'obiettivo di disciplinare l'assegnazione dell'energia elettrica nella disponibilità del Gestore. Un passaggio che era atteso da luglio, mese in cui il MASE aveva approvato il decreto che attribuiva al GSE la competenza per stabilire le regole operative dell'Energy Realease 2.0.
L'obiettivo del meccanismo è di spingere le imprese energivore a produrre autonomamente da fonti rinnovabili attraverso un sistema di anticipazione di energia nella disponibilità del GSE e con successiva restituzione.
Il bando pubblicato sul sito del GSE disciplina l'assegnazione delle quote energetiche. Più in dettaglio, il provvedimento determina:
- il volume di energia elettrica nella disponibilità del GSE nei limiti della produzione attesa;
- il profilo di cessione contrattuale dell'energia per quanto riguarda l'anticipazione da parte del GSE;
- il prezzo di cessione;
- le modalità di accesso dei clienti finali energivori;
- i criteri per la determinazione della nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili che deve essere realizzata, anche tramite terzi;
- gli schemi dei contratti.
A metà novembre, insieme alla pubblicazione del bando, il GSE aveva reso disponibile anche il portale E-Release attraverso il quale è possibile presentare la manifestazione di interesse, che inizialmente sarebbe dovuto rimanere aperto fino al 13 gennaio 2025.
Lo scorso dicembre, il GSE aveva annunciato, inoltre, che i termini slittano al 14 febbraio alle ore 12:00. Insieme alla data di chiusura dello sportello per presentare le istanze è stato prorogato, di conseguenza, anche il termine ultimo per la stipula del contratto di anticipazione (fissato al 30 maggio 2025).
Rinnovabili, le imprese energivore potranno chiedere un'anticipazione al GSE
Il meccanismo prevede che "i clienti finali energivori interessati hanno la facoltà di richiedere al GSE l'anticipazione, per un periodo di trentasei mesi, di una quota parte delle quantità di energia elettrica rinnovabile e delle relative garanzie di origine ad un prezzo di cessione definito dal GSE, da restituire in un periodo di venti anni a decorrere dall'entrata in esercizio degli impianti".
La nuova capacità dovrà avere una potenza complessiva pari almeno al doppio di quella corrispondente all’energia elettrica oggetto di restituzione e dovrà essere realizzata mediante nuovi impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici di potenza minima pari a 200 kW ciascuno; oppure sarà possibile effettuare interventi di potenziamento/rifacimento degli impianti che consentano un incremento di capacità di almeno a 200 kW.
Energivore, il contratto a due vie con il GSE
L'anticipazione e la restituzione dell'energia elettrica devono avvenire "attraverso contratti per differenza a due vie, stipulati tra il GSE e i clienti finali energivori o soggetti terzi interessati, sulla base del medesimo prezzo di cessione, definito dal GSE tenuto conto del costo efficiente medio di produzione di energia rinnovabile da impianti di dimensione di scala efficiente che utilizzano tecnologie mature competitive".
Che cos'è il contratto di anticipazione
Il contratto di anticipazione prevede l’obbligo dell'azienda di realizzare la nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili, assicurandone l’entrata in esercizio entro quaranta mesi successivi alla data di sottoscrizione del contratto di anticipazione.
Nel contratto sono definite le modalità e le tempistiche in base alle quali il GSE calcola, per un periodo di trentasei mesi, in relazione al volume di energia elettrica assegnato, la differenza tra il prezzo di cessione e il prezzo medio mensile di vendita sul mercato organizzato dell’energia elettrica, e provvede, nel caso in cui la suddetta differenza sia negativa, ad erogare il relativo importo al cliente finale ovvero, nel caso in cui la differenza stessa risulti positiva, a conguagliare.
Entro 40 mesi l'azienda dovrà sottoscrivere il contratto di restituzione contenente il divieto di cessione ad altri soggetti del contratto di anticipazione e la facoltà di recesso, fermo restando l’obbligo di restituzione dei benefici goduti.
Un iter di approvazione lungo per l'Energy Release 2.0
Il 30 ottobre il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica aveva dato il via libera al decreto del direttore generale Alessandro Del Noce, che approvava le regole operative dell'Energy Release 2.0. Il documento era molto atteso: infatti il decreto ministeriale del MASE che attribuiva al GSE la competenza per stabilire le regole operative risaliva al luglio scorso e a settembre la Commissione europea aveva richiesto ulteriori informazioni sul provvedimento. Il decreto direttoriale di ottobre rendeva operative le regole di accesso e fruizione del Dm Energy Release 2.0 per le imprese, anche in forma aggregata, iscritte nell'elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica" (le energivore), istituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).
Qui un approfondimento sul decreto Energy Release
Consulta il DD 11 del 30 ottobre 2024
Consulta l'Allegato 1 al DD 11 del 30 ottobre 2024