Fondi Ue 2014-2020: Delrio, a breve via libera ad Accordo Partenariato
“L’Accordo di partenariato sui fondi Ue 2014-2020 è chiuso e richiederà un paio di settimane prima di essere formalizzato”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, durante un'audizione in commissione Politiche Ue della Camera.
Le raccomandazioni di Bruxelles sono state recepite dall'Italia e i tempi per l'invio del documento, cioè prima della scadenza dell'attuale Commissione europea, sono stati rispettati. Così Delrio, parlando a Montecitorio, descrive lo stato dei negoziati con l'Esecutivo Ue sull'Accordo di partenariato per l'utilizzo dei fondi europei 2014-2020.
Per migliorare l’efficacia della spesa ed evitare la dispersione dei fondi in tanti piccoli progetti, ha spiegato il sottosegretario, “abbiamo optato per una maggiore concentrazione delle risorse e per la definizione delle priorità di investimento”. Inoltre, per quanto riguarda le condizionalità ex ante, sono state previste delle condizioni preliminari da soddisfare, mentre “per evitare improvvisazione e frammentazione” entro il 2016 l'Italia dovrà presentare dei piani d'azione strategici settoriali.
Quanto agli obiettivi tematici individuati dall'Accordo di partenariato, Delrio ha sottolineato in particolare l'attenzione accordata ai temi della ricerca e dell'innovazione del sistema produttivo, cioè gli OT 1 e 3, cui sono stati destinati complessivamente “quasi 9 miliardi di euro".
Sul fronte della governance, l'Italia ha risposto alle critiche sulla scarsa capacità amministrativa con lo strumento dell’Agenzia per la Coesione, che monitorerà e accompagnerà il lavoro delle Pa responsabili della gestione di fondi europei. In più, con lo Sblocca Italia, sono stati attribuiti nuovi poteri poteri ispettivi e di monitoraggio al Governo, con la possibilità per il presidente del Consiglio di nominare dei commissari in caso di inadempienza delle amministrazioni e di revocare i fondi non impegnati.
Alle risorse del Fondo sociale europeo (FSE), del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il settennato 2014-2020, pari complessivamente a oltre 41,5 miliardi di euro, ha sottolineato Delrio, si aggiungono, oltre al cofinanziamento nazionale, i 15 miliardi del periodo 2007-2013 “da spendere nelle regioni del Sud entro i prossimi 15 mesi, pena la loro perdita”.
Photo credit: SIF LOPPIANO / Foter / CC BY-NC-SA