Europa Creativa: le novità per il cinema, la cultura e l’audiovisivo in Europa
Il cinema, la formazione, l’Europa. Questi i temi portanti dell’omonimo convegno svoltosi il 25 ottobre a Roma presso lo Spazio Europa, alla presenza di rappresentanti istituzionali, del cinema e audiovisivo.
Nel corso del convegno è stato fatto il punto della situazione sullo stato dell’arte dell’industria cinematografica italiana, guardando contemporaneamente all’Europa e al programma Europa Creativa 2014-2020, che riunirà tutti gli strumenti comunitari rivolti alle industrie culturali e creative, compreso il settore cinematografico e audiovisivo.
Cinema, audiovisivo e cultura in Europa
L’industria cinematografia europea, ha evidenziato Vittorio Calaprice della rappresentanza in Italia della Commissione Ue, costituisce un asse strategico che genera il 3,3 % del Pil comunitario, ma le istituzioni europee, nazionali e locali devono imparare a valorizzarlo attraverso progetti innovativi, nuovi strumenti finanziari e intese transnazionali.
Per il programma Europa Creativa 2014-2020, che riunirà i precedenti programmi Media e Cultura, la commissione CULT del Pe ha proposto lo stanziamenti di oltre 1,4 miliardi di euro, ha ricordato l’eurodeputata Silvia Costa. “Il nuovo programma, che sarà approvato a Bruxelles il prossimo 5 novembre, faciliterà la circolazione delle opere, la realizzazione di coproduzioni e la tutela del diritto d’autore, favorendo la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle produzioni culturali italiane”.
Per sfruttare al meglio le possibilità offerte da Europa Creativa, l’Italia deve creare network tra settori diversi, come cultura e audiovisivo, e con altri paesi, ha ribadito l’eurodeputata insieme a Leila Nista, contact point italiano del programma Ue Europa Creativa e Cristina Priarone di Film Commission Roma Lazio. In questa direzione si stanno già muovendo l’Associazione TIA e FASI.biz che per il prossimo aprile hanno proposto un networking day a Bruxelles per mettere in rete tutti gli operatori che intendono usufruire dei finanziamenti di Europa Creativa 2014-2020.
Tra le novità finanziarie previste dal nuovo programma, ha sottolineato Yvon Thiec, delegato generale di Eurocinema, c’è il meccanismo di garanzia che faciliterà l'accesso dei piccoli operatori al credito bancario. “Si tratta di una sperimentazione giusta, già avviata in alcuni Stati membri, come Francia, Germania e Spagna, con fondi di garanzia nazionali”.
Sul tema Andrea Gallo di FASI.biz ha evidenziato che le risorse dedicate alle garanzie, circa 180milioni di euro, grazie all'effetto leva proprio di questi meccanismi, svilupperanno finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro. In Italia però le misure già avviate con strumenti similari attraverso il FEI, non sono state finora molto efficaci, mentre il collaudato Fondo di Garanzia per le Pmi potrebbe essere il sistema più veloce per utilizzare i fondi UE.
Formazione per rilanciare le industrie culturali e creative
Tra i pilastri del programma Europa Creativa c’è anche la formazione, sia degli operatori culturali che degli artisti, anche attraverso programmi di mobilità. L’obiettivo è favorire la condivisione e la circolazione delle conoscenze, per accrescere la competitività delle industrie culturali e creative europee.
Questo richiede un legame stretto tra formazione e mercato, un nesso ancora troppo debole in Italia, ha commentato Andrea Purgatori, rappresentante degli autori dell’audiovisivo della SIAE, che sta facendo perdere al paese il suo patrimonio culturale. In direzione contraria alla tendenza nazionale sembra andare la rinnovata normativa della Regione Lazio per il cinema e l’audiovisivo, che, come spiegato da Eugenio Patanè, presidente della commissione Cultura della Regione Lazio, punta sulla formazione dei giovani per rilanciare il settore come nuovo asset industriale regionale.
Europa Creativa e Agenda digitale
Nell’ambito del nuovo programma Media (n.d.r.: inglobato in Europa Creativa) il digitale avrà un ruolo portante. Gli operatori, ha specificato la Costa, avranno la possibilità di acquisire competenze e di sperimentare nuovi modelli di business, management e produzione, tra cui piattaforme che possono connettere la produzione cinematografica, televisiva e il web. Il programma sosterrà tutto il multimediale, comprese le produzioni online.
Il Cnr già opera in questa direzione, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale italiano ed europeo. Al momento infatti una delle unità del Cnr, ha spiegato Riccardo Pozzo, direttore del Cnr per la sezione scienze umane e patrimonio culturale, sta studiando tecnologie per rendere più efficienti le tecniche di restauro delle produzioni cinematografiche italiane ed europee. Grazie ad un approccio che combina tradizione e tecnologia il Cnr sostiene anche l’editoria multimediale, con l’obiettivo di favorire la circolazione dei contenuti, in linea con gli obiettivi di Europa Creativa e della strategia Europa 2020.