Credito: Confindustria-ABI, siglato Accordo per la Ripresa
Confindustria, ABI e le Associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale hanno sottoscritto l’Accordo per la Ripresa, che proroga di tre mesi l’Accordo per il Credito 2013, il plafond Progetti Investimenti Italia e il plafond Crediti PA.
Accordo per la Ripresa
Nello specifico l’Accordo per la Ripresa prevede la proroga fino al 31 marzo 2015 dei seguenti strumenti:
- l’Accordo per il Credito 2013,
- il plafond Progetti Investimenti Italia,
- il plafond Crediti PA.
Accordo per il Credito 2013
L’Accordo per il Credito 2013 prevede la possibilità di:
- sospendere il pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e delle operazioni di leasing;
- allungare la durata di mutui, anticipazioni bancarie e scadenze del credito agrario di conduzione gli accordi in essere;
- concedere finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri da parte delle PMI.
Le operazioni di sospensione e allungamento dei finanziamenti potranno essere richieste, all’interno del periodo di proroga, qualora non si sia già usufruito di misure analoghe a valere sull’Accordo per il Credito 2013.
Progetti Investimenti Italia e Crediti PA
Il plafond Progetti Investimenti Italia e il plafond Crediti PA, sottoscritti il 22 giugno 2012, hanno messo a disposizione del sistema imprenditoriale italiano 20 miliardi di euro per la concessione di finanziamenti a fronte di investimenti e per operazioni di smobilizzo dei crediti verso la PA.
Impegni delle parti
Con l’Accordo le parti si impegnano a lavorare insieme nei prossimi 3 mesi per:
- definire nuove misure per sostenere finanziariamente le PMI in temporanea difficoltà finanziaria, ma con prospettive di continuità e sviluppo;
- promuovere l’evoluzione della struttura finanziaria delle imprese, anche attivando appositi strumenti finanziari volti al rafforzamento patrimoniale delle stesse;
- promuovere la definizione di interventi, anche agevolativi, da parte del Governo in grado di favorire la realizzazione delle misure di cui sopra;
- individuare e promuovere la valorizzazione di informazioni di natura qualitativa utili a migliorare l’analisi del rischio di credito;
- evitare che interventi regolamentari sovranazionali non tengano nella dovuta considerazione il contesto operativo italiano, determinando effetti negativi sul mercato del credito alle imprese.
L’intesa farà da ponte tra la moratoria 2013 e le nuove misure che verranno definite entro la fine di marzo 2015.
Photo credit: TynanDeBold / IWoman / CC BY-NC-SA