Lazio: Programma attuativo degli interventi per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro
Approvato il Programma attuativo degli interventi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, finanziato con le risorse del Fondo per i diritti e le pari opportunità. Le risorse assegnate dal Ministero alla Regione Lazio ammontano ad oltre 3,9 milioni di euro.
Il programma attuativo ha lo scopo di potenziare i servizi socio-educativi per la prima infanzia e diffondere altri strumenti che possano agevolare il rientro o la permanenza delle lavoratrici nel mercato del lavoro.
Le finalità specifiche che faranno da linee guida nell'individuazione e realizzazione degli interventi riguardano:
- la creazione e l'implementazione di nidi e altri servizi analoghi;
- l'attivazione di misure atte ad agevolare il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedi parentali.
A questo proposito la Regione intende offrire:
- consulenze specifiche e specializzate (coaching, counseling, mentoring);
- percorsi formativi per l'acquisizione di competenze, capacità e conoscenze in funzione del grado di responsabilità, per colmare eventuali gap di carriera conseguenti ad assenze prolungate dal lavoro;
- aggiornamento e formazione mirati, anche in modalità e-learning.
Il coinvolgimento delle imprese e degli enti del territorio sarà perseguito mediante la pubblicazione di avvisi pubblici da parte di ciascuna Provincia; - erogazione di voucher per l’acquisto di servizi di cura offerti da strutture specializzate e di "buoni lavoro" per prestatori di servizi di assistenza domiciliare, pulizia, ecc.
In questo caso le risorse disponibili saranno ripartite tra il Comune di Roma ed i distretti sociosanitari del Lazio in cui il rapporto tra bambini di età compresa tra 0 e 3 anni e il numero di asili nido funzionanti risulti più sfavorevole e poi trasferite su domanda alle famiglie in base a requisiti di reddito; - promozione di tipologie contrattuali facilitanti, quali banca delle ore, telelavoro, part-time, ecc.
Saranno emanati avvisi rivolti alle imprese da parte degli enti territoriali per promuovere il telelavoro e gli strumenti per il lavoro on line, come ad esempio finanziamenti per l’acquisto e l’implementazione di postazioni informatiche presso l’abitazione delle lavoratrici interessate.
Inoltre sarà realizzato un'azione pilota definita "telecentro" per la sperimentazione di un modello di delocalizzazione del lavoro che concili le esigenze di cura e mobilità delle donne lavoratrici.; - altri eventuali interventi innovativi e sperimentali proposti dalle Regioni e dalle Province autonome sul modello del bando, da noi già segnalato, "Interventi in impresa volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa in un'ottica di flexicurity", finanziato con risorse FSE pari a 9,4 milioni di euro e in scadenza il 31 gennaio 2011.
Programma attuativo