Split payment, patent box e liti fiscali nella manovra correttiva
Allargamento dello split payment, passo indietro sul patent box, rottamazione liti fiscali pendenti, ritenute per locazioni brevi.
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Sono solo alcune delle misure più rilevanti per le imprese che il Governo ha inserito nel decreto legge di aggiustamento dei conti pubblici, approvato ieri dal Consiglio dei ministri insieme al Documento di economia e finanza (DEF). La manovrina assume il peso di una vera legge di Bilancio di primavera: soprattutto l’intervento sull’Iva è destinato ad avere un impatto forte sul lavoro delle aziende ma anche dei liberi professionisti che, per la prima volta, saranno coinvolti dal meccanismo.
L'allargamento dello split payment
La novità di maggiore impatto è, allora, l’allargamento dello split payment, il meccanismo che prevede che l’Iva venga pagata direttamente all’Erario, per contrastare l’evasione. La misura, che punta a raccattare circa 1,2 miliardi di euro, coinvolgerà anche le società partecipate che facciano parte a qualche titolo della PA, ma anche tutte le quotate partecipate dal pubblico.
Coinvolti anche i professionisti
Ma non solo. Nel meccanismo si ricomprendendo anche le operazioni effettuate da fornitori che subiscono l’applicazione delle ritenute alla fonte sui compensi percepiti: quindi, i liberi professionisti che lavorano con la pubblica amministrazione. Queste modifiche saranno applicabili a partire dal prossimo primo luglio.
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Stretta sui crediti di imposta
Questo intervento si aggancia ad altre misure che limitano l’utilizzo dei crediti di imposta, per evitare eventuali frodi ai danni dell’Erario. Scende il limite al di sopra del quale i crediti possono essere utilizzati solo dopo il visto del professionista abilitato. E arriva una stretta sui crediti collegati ai redditi da società.
Passo indietro sul patent box
Sempre sul fronte delle imprese, va segnalato il passo indietro sul patent box, il regime introdotto dalla legge di Stabilità del 2015. Con il decreto arriva un allineamento alle linee guida dell’Ocse. Quindi, questo tipo di agevolazioni non potranno più essere concesse ai marchi commerciali.
Incentivi alla quotazione delle Pmi
Accanto a questo, però, arriva un importante pacchetto di stimolo alla raccolta di fondi delle piccole e medie imprese. Vengono potenziati gli incentivi alla loro quotazione, migliorando la loro possibilità di accedere al capitale di rischio. Agevolazioni anche per le start up innovative.
Rottamazione delle liti fiscali
Completano il quadro altre misure, come la rottamazione delle liti fiscali pendenti, sul modello di quanto è stato già fatto con le cartelle esattoriali. In pratica, sarà possibile liberarsi del debito pagando gli importi indicati nell’atto oggetto di impugnativa e una parte degli interessi. Il saldo dovrà avvenire in tre rate e, dal lato dello Stato, consentirà di liberarsi immediatamente della controversia recuperando il denaro.
Stimoli alla contrattazione di secondo livello
Sul fronte del lavoro, viene incentivata la contrattazione di secondo livello anche per le piccole e medie imprese. Per i premi di produttività viene introdotto un tetto a 3mila euro ma resta la tassazione al 10 per cento. Le imprese che coinvolgono i lavoratori nell’organizzazione del lavoro avranno, però, a disposizione degli sgravi speciali.
Ritenuta per i pagamenti Airbnb
Infine, sempre sul fronte delle imposte, va citata la norma che colpisce le locazioni brevi, anche di chi affitta tramite portali online come Airbnb. Al momento del pagamento, andrà calcolata una ritenuta del 21% da parte dei proprietari. Questa somma dovrà essere versata direttamente all’Erario.