Bilanci, finanza etica e acquisti verdi - dove va la sostenibilità per le imprese
Bilanci di sostenibilità, indici di Borsa etici e acquisti verdi negli appalti pubblici.
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La sostenibilità sta uscendo dal recinto delle dichiarazioni di principio. E sta avendo un impatto pratico sul mercato. Dicono questo le tendenze più recenti del settore della finanza. Va in questa direzione soprattutto il nuovo obbligo per alcune grandi società quotate di inviare alla Consob anche i propri bilanci di sostenibilità. Ma si sta muovendo nella stessa linea anche tutto il settore degli appalti pubblici, con l’utilizzo di criteri ambientali per gli acquisti verdi che avranno un impatto anche sul mercato privato.
Sustainable development goals
Il tema della sostenibilità è entrato da tempo in moltissimi manifesti di principio. Come i Sustainable development goals delle Nazioni Unite: 17 obiettivi programmati al 2030, riferiti a diversi ambiti dello sviluppo sociale, economico e ambientale, da considerare in maniera integrata, guardando anche ai processi che li possono accompagnare e favorire in maniera sostenibile, inclusa la cooperazione internazionale e il contesto politico e istituzionale.
La Strategia energetica nazionale
Ma gli esempi sono molti altri. Dalle Conferenze Onu sui cambiamenti climatici al pacchetto dedicato al clima e all’energia di Europa 2020. Passando, a un livello più locale, per la Strategia energetica nazionale da poco approvata dal Governo che punta, in maniera decisa, ad abbattere l’utilizzo di fonti fossili nel nostro sistema economico.
L'applicazione di questi principi
La grande novità degli ultimi anni è, però, che questi principi generali si stanno traducendo, a un livello più basso e pratico, in normative vincolanti che cominciano a condizionare la vita quotidiana delle imprese e i loro progetti di breve periodo. Gli esempi italiani di questa tendenza sono già diversi.
I bilanci di sostenibilità
A partire dalle nuove regole sui report di sostenibilità. Questa disciplina è stata introdotta dal Dlgs n. 254 del 2016 in recepimento della direttiva europea 95/14. Per effetto di questo provvedimento, tutta la rendicontazione dell’impatto ambientale e del valore sociale prodotti dalle imprese è diventata un obbligo per alcune categorie di grandi imprese: società quotate, banche e assicurazioni.
Da quando scattano le nuove regole
Con l’approvazione dei bilanci 2017, all’inizio del prossimo anno, la Consob avvierà cioè una vigilanza anche su questo tipo di informazioni e non più soltanto su quelle relative alle questioni finanziarie. I nuovi adempimenti riguardano circa 300 imprese ma aprono un fronte di grande importanza per tutto il sistema economico italiano.
Le norme da applicare
Concretamente, ci sarà grande flessibilità nella scelta dei parametri a cui fare riferimento per la stesura della dichiarazione di sostenibilità. Quindi, ogni società potrà scegliere quali informazioni fornire, anche in relazione alla propria attività. In alcuni casi, ad esempio, potranno avere più rilevanza le informazioni ambientali mentre in altre peserà di più il rispetto dei diritti umani.
Gli indici di Borsa etici
L’attenzione che la finanza comincia ad avere per questi temi viene anche testimoniata dall’esistenza di indici di Borsa collegati alla sostenibilità delle imprese. Si tratta, cioè, di panieri etici che vengono costruiti accettando solamente titoli che abbiano determinate caratteristiche in termini di sostenibilità.
Gli acquisti verdi
E non si tratta, comunque, dell’unica novità che viaggia in questa direzione. Anche l’attuazione delle normative in materia di appalti pubblici si sta muovendo nello stesso senso. Lo dicono chiaramente le nuove regole in materia di criteri ambientali minimi, attivate ad aprile del 2016 dal nuovo Codice appalti.
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I criteri ambientali minimi
La Pa, infatti, è obbligata, in base al Codice appalti, ad ottenere almeno il livello indicato dai criteri ambientali minimi del Governo per ogni categoria di prodotto o servizio nei suoi acquisti verdi. Le gare, con le relative clausole contrattuali, andranno quindi costruite sulla base delle diverse specifiche indicate dal ministero dell’Ambiente nei suoi decreti.
L'illuminazione pubblica
Un decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha aggiornato da poco i criteri ambientali minimi (Cam) sull’efficienza di tutte le sorgenti luminose, come lampade e Led, per apparecchiature come gruppi ottici e alimentatori, oltre che per l’affidamento del servizio di progettazione degli impianti di illuminazione pubblica.
I servizi di progettazione
Mentre un altro provvedimento si è occupato degli “affidamenti di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. Si tratta di un ambito strategico per gli appalti della pubblica amministrazione.
Sono elementi che fanno parte del piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della PA. E che, quindi, orienteranno tutto il mercato produttivo per i prossimi anni, anche dal lato dei privati.