Fondi UE 2014-2020: novita' in arrivo per finanziamenti Cultura Crea
Con il 94% delle risorse programmate e una spesa di oltre 102 milioni di euro nel 2018 il PON Cultura ha finora centrato i target UE. Per il 2019 l'Autorità di gestione punta ad accelerare i lavori sugli attrattori culturali e a semplificare l'accesso alle agevolazioni della misura Cultura Crea.
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I dati sull'avanzamento finanziario del Programma sono stati presentati in occasione dell'ultima riunione del Comitato di Sorveglianza del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 dall’Autorità di gestione, l'architetto Dora Di Francesco.
Il pieno raggiungimento degli obiettivi di Performance ed N+3, ha spiegato, ha sbloccato anche i fondi della cosiddetta riserva di efficacia, oltre 29,4 milioni di euro che potranno essere utilizzati per programmare nuovi interventi.
Il PON Cultura e Sviluppo 2014-2020
Con risorse per 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 milioni di euro a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e 122,7 milioni di euro di cofinanziamento nazionale, il Programma di competenza del Ministero dei Beni culturali mira ad aumentare l'attrattività delle cinque Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Tre gli Assi prioritari in cui si articola il PON:
- Asse I: rafforzamento del segmento culturale della domanda e dell’offerta di attrattori culturali di titolarità nazionale e/o di rilevanza strategica;
- Asse II: incremento di attività economiche connesse alle dotazioni culturali per il sostegno alla competitività delle imprese del settore, inclusi i profili dell’economia e dell’impresa sociale;
- Asse III: corretta gestione del Programma e miglioramento delle capacità operative dei soggetti impegnati nell’attuazione del PON.
Nell'ambito dell'Asse I sono previste due Azioni:
- Azione 6c.1.a, diretta a migliorare le condizioni di offerta e di fruizione degli attrattori culturali, attraverso lavori di restauro finalizzati alla conservazione e al miglioramento dell’accessibilità fisica e culturale;
- Azione 6c.1.b, volta a dotare le medesime strutture di servizi innovativi e di qualità attraverso la realizzazione di piattaforme conoscitive ed informative, sistemi informativi integrati, aree di socializzazione e condivisione web oriented.
Per quanto riguarda l'Asse II il sostegno all'imprenditorialità è affidato al regime di aiuto Cultura Crea, che prevede la concessione di incentivi per:
- la creazione di nuove imprese nell’industria culturale,
- lo sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera,
- il sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale.
Infine, l'Asse III declina l'assistenza tecnica in quattro Azioni:
- AT.1 che interessa tutta la filiera attuativa sino ai livelli dei beneficiari e degli stakeholder e vuole rafforzare la cooperazione istituzionale per la migliore attuazione di tutti gli adempimenti previsti;
- AT.2 che sostiene l’elaborazione del Piano di Valutazione del PON, nonché i processi di valutazione in itinere ed ex post del Programma nel suo complesso o di sue parti;
- AT.3 finalizzata alla definizione e realizzazione della strategia e alla pianificazione delle attività di comunicazione del PON e di animazione ed informazione del partenariato economico e sociale;
- AT.4 che, in attuazione del Codice di condotta europeo sul partenariato, punta a migliorare la qualità e il grado di incisività della consultazione con le parti economiche e sociali, i cittadini e tutti i portatori di interesse.
Lo stato di avanzamento del PON Cultura
Nel corso del 2018 la spesa certificata complessiva sui tre Assi ha raggiunto quota 91,9 milioni di euro, saliti ad oltre 102 milioni al 30 giugno 2019. Di questi, 84 milioni fanno riferimento all'Asse I, 14,6 milioni all'Asse II e 4 milioni all'Asse III.
Le risorse totali programmate ammontano invece a 460,3 milioni, il 94% della dotazione complessiva, in particolare:
- per l'Asse I gli impegni ammontano a 337,7 milioni di euro, a favore di 110 interventi ammessi a finanziamento;
- per l'Asse II 107 milioni sono stati impegnati a favore di 150 imprese della filiera culturale e creativa ammesse a finanziamento,
- per l'Asse III le risorse programmate ammontano a 15,7 milioni.
Gli interventi dell'Asse I e il Grande Progetto Pompei
Al 30 giugno 42 dei 110 progetti ammessi a finanziamento nell'ambito dell'Asse I risultano conclusi, mentre 44 sono in via di esecuzione e 22 sono ancora in fase di progettazione, di gara o di stipula dei contratto di lavori.
Due progetti, invece, non stati avviati. Si tratta di interventi per i quali è stata comunicata la revoca dell’intero importo ammesso a finanziamento, uno da 8 milioni relativo all'adeguamento impiantistico e all'allestimento per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico custodito nel Museo della Reggia e del Real Bosco di Capodimonte, in Campania, l'altro da 3 milioni, per la riqualificazione di Castel del Monte in Puglia.
Tra le iniziative più rilevanti vi è la Fase II del Grande Progetto Pompei, del valore di 65 milioni di euro, che a giugno 2019 conta spese certificate per 32,1 milioni. Gli interventi conclusi sono 26 (l'86,6%), mentre altri 4 interventi sono in corso di attuazione con cantiere aperto.
> Campania – via ai Contratti di Sviluppo per Pompei e Capodimonte
Cultura Crea
Quanto ai risultati della misura Cultura Crea, delle 150 imprese ammesse a giugno 2019, su 848 domande pervenute, 133 hanno stipulato il contratto di finanziamento con il soggetto gestore Invitalia.
Le agevolazioni concesse ammontano a 21,3 milioni di euro, con la Campania in testa per imprese ammesse (90), impegni (16,5 milioni), contratti di finanziamento firmati (77) e unità lavorative annue attivate (373,5). A seguire la Sicilia con 30 imprese ammesse, 4,5 milioni di impegni, 29 imprese che hanno firmato il contratto di finanziamento e 109,5 U.L.A. attivate.
13 gli ammessi in Calabria, di cui 11 contrattualizzati, con impegni per circa un milione e 36 U.L.A.; 9 imprese ammesse in Puglia, di cui 8 contrattualizzate, a fronte di impegni per 1,2 milioni e 30 nuove U.L.A. Infine, 8 imprese ammesse in Basilicata, tutte già firmatarie del contratto di finanziamento, con 1,21 milioni di impegni e 24 U.L.A. attivate.
L'analisi per settore vede invece in testa le industrie culturali (72), che staccano di gran lunga gli altri ambiti di intervento delle imprese beneficiarie delle agevolazioni:
- industrie creative (24),
- patrimonio storico-artistico (23),
- performing arts e arti visive (20),
- servizi di supporto alla fruizione dei beni culturali (9)
- altre attività come tour operator e agenzie di viaggi (2).
Novità sono in arrivo per aumentare l'attrattività della misura. L’Autorità di gestione ha infatti avviato l'iter per modificare il decreto ministeriale istitutivo di Cultura Crea prevedendo sia servizi di accompagnamento nella fase di presentazione della domanda di agevolazione che servizi di tutoring a supporto delle start up agevolate.
Inoltre, l'Adg intende semplificare i processi di rendicontazione delle spese e armonizzare il regime di aiuto con la disciplina normativa del Terzo settore.
> Cultura Crea - guida agli incentivi per imprese, privati e terzo settore
Cultura - photo credit: Paolo Venturi