Dai social alle big tech: cosa prevede l'agenda digitale di Biden
Con il suo piano per rilanciare l’economia degli Stati Uniti - noto come Build Back Better - Joe Biden si impegna ad intervenire anche in ambito digitale. Intanto l’UE tende la mano, dicendosi pronta a collaborare per scrivere insieme agli USA le nuove regole della digital economy.
Insediamento Biden, l’UE punta a rafforzare le relazioni con USA. Sarà così?
Durante il suo intervento all’Europarlamento sull’insediamento di Biden, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha infatti ribadito l’importanza di un nuovo rapporto di collaborazione con gli Stati Uniti, auspicando l’istituzione di un nuovo Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia.
I temi caldi dell’agenda digitale USA sono diversi, dai monopoli delle big tech al digital divide, alcuni dei quali interessano direttamente l’UE.
Big tech: USA pronti a regole più stringenti
Il potere di mercato che i GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple) stanno conquistando a livello internazionale sta allarmando non solo gli Stati Uniti, ma anche l’UE.
Finora negli Stati Uniti si è proceduto per via legali nei confronti delle big tech, ma ci si prepara ad un cambio di rotta con l’adozione di nuove regole per limitare i monopoli digitali.
La via della regolamentazione è stata già presa dall’UE con la legge sui servizi digitali (Digital services act) e la legge sui mercati digitali (Digital markets act), cui si aggiungerà anche - a livello fiscale - la digital tax europea.
Nella nuova agenda UE-USA per il cambiamento globale - presentata a dicembre dalla Commissione UE - l’Unione europea propone di aprire un dialogo attivo con gli Stati Uniti sulla responsabilità delle piattaforme online e delle big tech, allo scopo di trovare soluzioni globali per una tassazione equa e contro le distorsioni del mercato nella digital economy.
Social: quali sono le responsabilità delle piattaforme online?
Negli Stati Uniti la Section 230 del Communications Decency Act del 1996 stabilisce che i social media sono esenti da responsabilità penali sui contenuti terzi.
Ma dopo gli scontri di Capitol Hill a inizio gennaio, sia Facebook che Twitter hanno bloccato gli account dell’ex presidente Donald Trump, assumendosene tutta la responsabilità. Secondo la von der Layen si tratta di decisioni che “non possono essere lasciate ai CEO della Silicon Valley”.
Cosa succederà ora? Probabilmente l’amministrazione Biden andrà a modificare la normativa vigente, affinché le piattaforme online si assumano la responsabilità penale sui contenuti terzi e siano più trasparenti nelle modalità di moderazione dei post.
Banda larga universale contro il digital divide
La pandemia ha esasperato il digital divide anche negli Stati Uniti, limitando l’accesso al web - e quindi ai servizi digitali, alla didattica online e allo smart working - a milioni di americani.
Per garantire un accesso equo alla rete, Biden intende puntare sulla banda larga universale, con l’obiettivo di raggiungere anche le aree più disagiate del paese.
Cybersicurezza e intelligenza artificiale: rafforzare la cooperazione UE-USA
Nel piano Build Back Better di Biden non mancano le misure per rafforzare la cybersicurezza, tema caro anche all’UE che, nella nuova agenda transatlantica, propone di rafforzare la cooperazione UE-USA contro i cyber-attacchi.
In parallelo, l’UE suggerisce di iniziare ad agire congiuntamente anche sul fronte dell’intelligenza artificiale, adottando un approccio umano-centrico. L’obiettivo è definire un accordo transatlantico sull’IA, che stabilisca standard comuni per l’uso di questa nuova tecnologia.
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