Decreto Sviluppo: ICE con più personale per internazionalizzare le imprese
Si amplia la dotazione di personale prevista per la nuova Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane. Il decreto sviluppo mette mano anche alla riorganizzazione di alcuni enti. E dà più poteri all’ex Istituto per il commercio estero, rivedendo in maniera sostanziale la composizione della cabina di regia che lo controlla. A questo si aggiunge la revisione dell’Enit, l’agenzia nazionale per il turismo.
In generale, il decreto punta ad “assicurare una maggiore efficienza ed efficacia di azione alla nuova Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, garantendo una migliore governance”. Per questo motivo al Dl è stata accompagnata la nomina di un nuovo direttore generale per l’Agenzia: Roberto Luongo. Nella sostanza la modifica più importante riguarda il numero complessivo del contingente massimo di personale da trasferire dall’ex-Ice all’Agenzia: passa da 300 a 450 unità.
Rivista la cabina di regia
Cambia, poi, la fisonomia degli organi direttivi dell’Agenzia. Viene anzitutto inserito nella cabina di regia, in qualità di copresidente per le materie di propria competenza, anche il Ministro con delega al turismo. Nella cabina entra anche il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Tenuto poi conto del ruolo svolto dalle regioni, viene sostituita la partecipazione del presidente della Conferenza permanente Stato Regioni con con quella del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Infine, una modifica significativa sotto il profilo delle rappresentanze delle associazioni datoriali: viene inserito, tra i rappresentanti delle imprese, anche il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Ritocchi anche per l'Enit
A questo si aggiunge, nello stesso articolo, un intervento sulla composizione dell’Enit, l’agenzia nazionale per il turismo. Il decreto, infatti, contiene l’estensione all’Enit delle disposizioni di razionalizzazione all’estero nell’utilizzo delle sedi e del personale già applicate all’Ice. In sostanza, il personale all’estero di Enit, ferma restando la propria dipendenza organica dall’ente di appartenenza, opererà sotto la direzione, vigilanza e coordinamento del Ministero degli affari esteri. In questo senso è anche prevista la partecipazione, nel consiglio di amministrazione dell’Enit, di un rappresentante del Ministero per gli affari esteri.