Ecobonus - guide Enea su schermature solari e caldaie a biomassa

Istruzioni per accedere alle detrazioni fiscali del 65%

Schermature solari

L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha pubblicato due guide per chiarire le condizioni di accesso all'ecobonus del 65% previsto dalla legge di Stabilità 2015 per chi installa schermature solari e caldaie a biomassa entro la fine dell'anno.

All'inizio di aprile il Ministero dello Sviluppo economico ha attivato, tramite il sito dell'Enea, il sistema informatico per l'invio della documentazione necessaria a richiedere il cosiddetto ecobonus previsto dalla legge n. 190-2014. Nello specifico, con la legge di Stabilità 2015 il credito di imposta del 65% per l'efficientamento energetico degli immobili è accessibile anche per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari e per l’istallazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentati da biomasse combustibili.

La detrazione è prevista per le riqualificazioni energetiche effettuate, sia nelle singole abitazioni che in parti comuni di condomini, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2015. Dal 1° gennaio 2016, infatti, l'intensità dell'incentivo scenderà dal 65% al 36% delle spese ammesse.

Schermature solari

Per quanto riguarda le schermature solari, la guida Enea specifica che:

  • devono essere a protezione di una superficie vetrata;
  • devono essere applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili e smontabili dall’utente;
  • possono essere applicate, rispetto alla superficie vetrata, all’interno, all’esterno o integrate;
  • possono essere in combinazioni con vetrate o autonome (aggettanti);
  • devono essere mobili;
  • devono essere schermature “tecniche” e non decorative;
  • per le chiusure oscuranti (persiane, veneziane, tapparelle, ecc.), vengono considerati validi tutti gli orientamenti, mentre per le schermature non in combinazione con vetrate, vengono escluse quelle con orientamento a nord.

La detrazione fiscale è prevista fino a un valore massimo di 60 mila euro, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo, che corrisponde a una spesa complessiva di circa 92.300 euro.

La documentazione relativa ai lavori deve essere trasmessa all'Enea, attraverso l'apposito sito web, entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori.

Caldaie a biomassa

Relativamente alle caldaie a biomassa, la guida chiarisce che l'incentivo è previsto sia per la sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico che in caso di nuova installazione su edifici esistenti.

Il generatore di calore deve appartenere a una delle categorie elencate nella guida, avere un rendimento utile nominale minimo non inferiore all’85% e rispettare i criteri e i requisiti tecnici stabiliti dal Dlgs. n. 152-2006 e le normative locali per il generatore e per la biomassa. Inoltre, è richiesta la conformità alle classi di qualità A1 e A2 delle norme UNI EN 14961-2 per il pellet e UNI EN 14961-4 per il cippato.

Per accedere alla detrazione fiscale, fino a un importo massimo di 30mila euro da suddividere in 10 rate annuali di pari entità, occorre inoltre dotarsi di un attestato di rispondenza dell’impianto ai requisiti previsti redatto da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio Albo professionale).

Anche in questo calo l’invio della documentazione deve avvenire entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori.

Links
Guida Caldaie a biomassa
Guida Schermature solari
Fondo Kyoto - finanziamenti per efficienza energetica edifici scolastici

Legge Stabilita' 2015: sconto Irap, ecobonus, Fondo latte

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