Equity crowdfunding – regolamento Consob, pronte novita' per startup
La Consob approva il nuovo regolamento sull'equity crowdfunding. Dal Governo in arrivo novità per startup e PMI innovative
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Aria di novità per startup e investitori con l'approvazione, da un lato, del nuovo regolamento Consob sulla 'Raccolta di capitali di rischio da parte di imprese startup innovative tramite portali on-line' e, dall'altro, la firma dei decreti che estendono al 2016 le agevolazioni per le startup e semplificano l'accesso al Fondo di garanzia per le PMI innovative.
Equity crowdfunding: nuovo regolamento Consob
Semplificazione della disciplina, riduzione dei costi di raccolta e ampliamento della platea dei soggetti che possono contribuire a finanziare i progetti d'impresa innovativi.
Il nuovo regolamento adottato dalla Commissione nazionale per le società e la borsa intende porre i presupposti per lo sviluppo dell'equity crowdfunding come canale di finanziamento dell'innovazione, in alternativa agli strumenti tradizionali di erogazione del credito.
Tra le novità principali del nuovo regolamento Consob, la semplificazione della procedura, con l'obiettivo di rendere possibile la conclusione delle operazioni integralmente online. Le verifiche di appropriatezza dell'investimento rispetto alle conoscenze e all'esperienza dell'investitore potranno d'ora in poi essere effettuate dagli stessi gestori dei portali, anzichè dalle banche, purché risultino dotati di requisiti adeguati e si attrezzino ad effettuare le verifiche necessarie.
In altri termini, se fino a questo momento per gli investimenti sopra soglia (sopra i 500 euro per persona fisica e sopra i 5mila euro per persona giuridica) il cliente doveva rivolgersi a un intermediario finanziario per la compilazione del questionario Mifid, d'ora in poi saranno le piattaforme stesse ad eseguire le verifiche di appropriatezza direttamente online.
Ampliata inoltre la platea dei soggetti legittimati a sottoscrivere una quota dell'offerta in qualità di investitori professionali. Ammesse due nuove categorie:
- gli "investitori professionali su richiesta", definiti dalla direttiva comunitaria in materia di prestazione dei servizi finanziari (Mifid), identificati secondo criteri di conoscenza e di esperienza nelle attività di investimento;
- gli "investitori a supporto dell'innovazione", identificati da Consob sulla base di criteri oggettivi: richiesto il possesso di requisiti di onorabilità, di requisiti patrimoniali similari a quelli previsti dalla disciplina Mifid per i clienti professionali su richiesta e di requisiti comprovanti l’esperienza e la competenza di settore.
Infine, il nuovo regolamento interviene sui costi attraverso:
- la riduzione dei costi di transazione e, in generale, degli obblighi connessi alla conclusione delle operazioni;
- la riduzione degli oneri legati al perfezionamento dell’offerta, per l’ampliamento del novero dei soggetti legittimati e per una loro ridefinizione secondo caratteristiche legate alla specificità del processo di investimento in società innovative.
Si attende ora la pubblicazione del regolamento in Gazzetta Ufficiale: il giorno successivo, infatti, le nuove regole entreranno in vigore.
> Regolamento Consob sulla 'Raccolta di capitali di rischio da parte di imprese startup innovative tramite portali on-line
Governo: novità per startup e PMI innovative
I ministri dell'Economia e dello Sviluppo economico hanno firmato i decreti che estendono al 2016 le agevolazioni per le startup e semplificano l'accesso al Fondo di garanzia per le PMI innovative.
Per quanto riguarda le agevolazioni per investimenti in startup innovative, sono previste:
- per le persone fisiche la detrazione del 19% dei conferimenti per importi fino a 500mila euro,
- per i soggetti Ires deduzione pari al 20% dei conferimenti fino a 1,8 milioni di euro (le percentuali salgono rispettivamente a 25% e 27% nel caso di startup a vocazione sociale o del settore energia hi-tech).
Le agevolazioni sono estese anche all'anno in corso, grazie alla decisione aggiornata della Commissione europea relativa agli aiuti di Stato, che inizialmente le autorizzava solo per investimenti effettuati fino al periodo di imposta 2015.
Innalzata inoltre la soglia di investimenti ammissibili: da 2,5 milioni a 15 milioni di euro per ciascuna startup innovativa. Al tempo stesso, però, i nuovi orientamenti europei in materia di capitale di rischio hanno richiesto di portare dai precedenti due a tre anni il periodo obbligatorio in cui mantenere l’investimento, pena la decadenza dalle agevolazioni.
Inoltre, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha firmato sia il decreto che introduce la possibilità di costituire una startup senza andare dal notaio, ricorrendo a un modello standard tipizzato con firma digitale, sia il decreto attuativo che facilita l’accesso delle PMI innovative al Fondo di garanzia.