PON Cultura – in arrivo incentivi per imprese creative al Sud
Presentato a Matera il programma di sviluppo Cultura Crea, che stanzia 107 milioni di euro per lo sviluppo della filiera culturale nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
> Europa Creativa – garanzia Ue per finanziamenti a PMI culturali
> Mibact – contributi a Comuni per aree e beni culturali al Sud
Finanziamenti senza interessi e contributi a fondo perduto, a valere sul Programma Operativo Nazionale Cultura e Sviluppo 2014-2020, per lo sviluppo di imprese culturali e creative. Con un budget di 107 milioni di euro, il sistema di incentivi finanzierà startup, PMI già esistenti e imprese del Terzo settore nelle cinque Regioni del Mezzogiorno destinatarie del PON Cultura.
Lo sportello per la presentazione delle domande, è stato annunciato martedì durante il lancio ufficiale a Matera, si aprirà il 15 settembre 2016.
Contributi per settore culturale e creativo
Intanto, le risorse: un totale di 107 milioni di euro, per tre linee di intervento:
- la prima, con un budget di 41,7 milioni di euro, diretta alla creazione di nuove imprese dell’industria culturale e creativa che promuovano l’innovazione e lo sviluppo tecnologico;
- la seconda, da 37,8 milioni di euro, per lo sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera già esistenti;
- l'ultima, da 27,4 milioni di euro, per il sostegno alle imprese del terzo settore attive nell’industria culturale, turistica e manifatturiera.
Il sistema di incentivi si rivolge quindi sia ad aspiranti imprenditori, che alle PMI e alle imprese no profit in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il PON Cultura, infatti, è riservato esclusivamente alle Regioni meno sviluppate, cui destina complessivamente 490 milioni e 933.334 euro, di cui 368,2 milioni a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e oltre 122,7 milioni di cofinanziamento nazionale.
Il tema dell'attivazione dei potenziali territoriali di sviluppo legati alla cultura, in particolare attraverso la promozione dell'imprenditorialità, è al centro del secondo Asse del PON Cultura, mentre il primo è dedicato al rafforzamento delle dotazioni culturali e il terzo all'assistenza tecnica.
Chi può richiedere i contributi
Per quanto riguarda la linea di intervento 'Nuove imprese dell’industria culturale' gli incentivi possono essere richiesti da:
- imprese dell’industria culturale costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative,
- team di persone fisiche, che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni,
In entrambi i casi l’unità produttiva dovrà essere ubicata nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Sono ammessi programmi di investimento del valore di massimo di 400mila euro. L'intensità il finanziamento agevolato può coprire fino al 40% delle spese, cui può aggiungersi un contributo a fondo perduto, sempre fino al 40% dei costi.
Relativamente alla linea d'azione 'Imprese dell’industria culturale e turistica' i beneficiari sono le imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, incluse le cooperative. I programmi di investimento, fino a 500mila euro, devono riguardare i settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali.
In questo caso al finanziamento agevolato senza interessi - pari al 60% delle spese ammissibili - si aggiunge un contributo a fondo perduto fino al 20% dei costi e le unità produttive devono essere localizzate nei Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale.
Infine, al sostegno al 'Terzo settore nell’industria culturale' possono accedere imprese sociali - comprese le cooperative - e Onlus con programmi di investimento in attività collegate alla gestione di beni, ai servizi ed alle attività culturali anche favorendo forme di gestione integrata, con unità produttiva ubicata nei Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale.
Ammessi programmi di investimento fino a 400mila euro, agevolabili con contributi a fondo perduto fino all'80% delle spese.
Procedura a sportello
Oltre alle risorse e al quadro degli interventi agevolabili, Invitalia ha anticipato anche che il nuovo sistema di incentivi funzionerà con una procedura “a sportello” e senza click day.
L'Agenzia valuterà entro 60 giorni dall'invio i business plan presentati a partire dall'apertura dello sportello, cioè dalle ore 12.00 del 15 settembre 2016. Invitalia erogherà i finanziamenti ai soggetti ammessi entro 60 giorni dalla data della comunicazione di ammissione e monitorerà l'avanzamento dei progetti d’impresa.
Alle risorse già previste potrà aggiungersi una dotazione finanziaria ulteriore pari a 7 milioni di euro, da assegnare proporzionalmente alle tre linee di intervento.
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