Terremoto - Un miliardo BEI-CDP per la ricostruzione privata
Un miliardo a disposizione di famiglie e imprese per la ricostruzione post terremoto.
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E’ questo il senso dell’accordo reso pubblico oggi dal Ministero dell’Economia, insieme alla Cassa depositi e prestiti e alla Banca europea per gli investimenti. Il denaro verrà erogato, con la collaborazione delle banche, tramite il meccanismo del credito di imposta. Questo miliardo, però, non sarà l’ultimo ma sarà presto affiancato da un ulteriore miliardo che arriverà dalla Bei al Mef anche per la ricostruzione di edifici pubblici. Complessivamente, da Bei e Cdp saranno, alla fine dei conti, mobilitati 5 miliardi di euro di finanziamenti per la ricostruzione.
Un miliardo di risorse
Il primo miliardo che compone il pacchetto è destinato a famiglie e imprese per la ricostruzione privata nelle zone del Centro Italia colpite dal terremoto. Per erogare le risorse, il Mef ricorre ad un prestito della Bei: ha il vantaggio di essere più conveniente in termini di tassi di interesse rispetto all’indebitamento con bond italiani.
Lo schema dell'operazione
La Bei, quindi, trasferirà le risorse alla Cassa depositi e prestiti che, attraverso il sistema bancario, le girerà a famiglie e imprese. Per attivare l’operazione è stato sottoscritto un apposito contratto di finanziamento tra Bei e Cdp.
I costi per la ricostruzione
I fondi saranno utilizzati per coprire i costi relativi alla ricostruzione privata: quindi, si parla di recupero e messa in sicurezza delle abitazioni danneggiate, delle imprese e delle strutture produttive come magazzini, capannoni, beni strumentali, scorte.
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Il meccanismo del finanziamento
Il finanziamento si basa sul meccanismo del credito d’imposta, già sperimentato con successo nel caso del sisma in Emilia del 2012, e ha un duplice vantaggio: da una parte rende immediatamente disponibili le risorse da parte delle banche; dall’altra permette un risparmio per i conti pubblici quantificabile in quasi 200 milioni di euro su base 25ennale, grazie alle condizioni di maggior favore dei finanziamenti Bei.
Il ruolo dell'Abi
Lo schema prevede che la Bei finanzierà per un miliardo la provvista che Cdp, in base a una convenzione già firmata con l’Associazione bancaria italiana (Abi) a novembre dello scorso anno, metterà a disposizione delle banche che operano sul territorio. Famiglie e imprese, poi, si rivolgeranno agli organi preposti per far certificare il danno subito e il relativo ammontare e quindi presenteranno allo sportello bancario il documento che attesta la necessità dei lavori e il relativo importo.
Cinque miliardi complessivi
Questo miliardo di euro che Bei e Cdp hanno oggi reso disponibile fa parte di un pacchetto più ampio di risorse: in totale, si tratta di cinque miliardi di finanziamenti già approvati dai consigli di amministrazione dalle due istituzioni per la ricostruzione post sisma nell’Italia centrale.
Come è ripartito il finanziamento
Nel dettaglio, quattro miliardi sono stati deliberati da Cdp a favore del settore privato (famiglie e imprese): il miliardo appena attivato fa parte di questa provvista. In aggiunta, la Bei ha deliberato un finanziamento per l’ulteriore cifra di un miliardo, da destinare direttamente al Mef per la ricostruzione degli edifici pubblici (scuole, ospedali, tribunali, uffici amministrativi e simili). Sarà perfezionato a breve.
Padoan: risorse in tempi rapidi a famiglie e imprese
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha ringraziato Bei e Cdp per la disponibilità dimostrata e ha affermato che “grazie alla cooperazione tra i diversi livelli istituzionali una cifra importante giungerà in tempi rapidi alle famiglie e alle imprese, per la ricostruzione e messa in sicurezza delle abitazioni e delle strutture produttive”.
Scannapieco: presto anche un altro miliardo
Il vicepresidente della Bei Dario Scannapieco ha fatto il punto sul calendario, precisando che “con questa operazione un miliardo va alle famiglie e alle imprese per la ricostruzione, e a breve un altro miliardo sarà destinato al ripristino degli edifici pubblici. In questo modo la banca dell’Unione europea, grazie alla collaborazione con Mef e Cdp, cerca di essere vicina alle popolazioni colpite dal terremoto e che vogliono tornare quanto prima alla normalità”.