Finanziamenti SIMEST: salgono i massimali in favore delle imprese che vogliono internazionalizzarsi
Salgono - e in qualche caso raddoppiano - i nuovi importi massimi dei Finanziamenti per l’internazionalizzazione che SIMEST eroga su risorse pubbliche gestite per conto del Ministero degli Esteri. Finanziamenti accessibili completamente online e presentando pochi documenti.
> Quali sono i finanziamenti agevolati di SIMEST
Anche per rispondere alla crisi causata dal Covid-19, SIMEST, la società che con SACE costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, aumenta la potenza di fuoco dei suoi strumenti agevolati per sostenere le imprese italiane ad internazionalizzarsi e a penetrare i mercati esteri, aiutandole a ripartire e a rafforzarsi nel mondo.
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Niente garanzie e avanti con il fondo perduto
Già nelle scorse settimane sono state rese pienamente operative due importanti novità:
- L’assenza dell’obbligo di prestazione di garanzie per accedere al finanziamento;
- La possibilità di chiedere fino al 40% del finanziamento a fondo perduto (per un importo massimo a fondo perduto di 100mila euro), con il resto della cifra da restituire comunque a media-lunga scadenza e a tasso agevolato (pari a luglio allo 0,085% annuo).
Cambiamenti significativi che rendono gli strumenti SIMEST convenienti come non mai. Le novità sono già entrate in vigore e resteranno operative per tutto il 2020.
Aumentano gli importi
Ma i cambiamenti positivi riguardano anche i nuovi massimali. Viene riparametrato, infatti, l’importo massimo concedibile ad una percentuale maggiore rispetto ai limiti dimensionali delle aziende (fatturato o patrimonio netto a seconda dello strumento).
In questo modo le imprese possono accedere ad un maggiore importo finanziabile, rendendo di fatto questi strumenti più allettanti anche per le MidCap e per le grandi aziende. Di seguito – strumento per strumento - i nuovi importi massimi che da oggi le imprese possono richiedere a SIMEST:
Patrimonializzazione: raddoppia da 400mila a 800mila euro il tetto di questo finanziamento dedicato alle imprese che esportano e che rispetto agli altri non ha una destinazione d’uso specifico. La misura - che sostiene il rafforzamento patrimoniale delle PMI con vocazione internazionale - si trasforma quindi in una vera e propria iniezione di liquidità a medio-lungo termine (6 anni di cui 2 di pre-ammortamento).
Fiere, Mostre e Missioni di Sistema: sale da 100mila a 150mila euro il massimale per coprire fino al 100% le spese preventivate per area espositiva, spese logistiche, spese promozionali e spese per consulenze connesse alla partecipazione a fiere/mostre internazionali, incluse le missioni di sistema promosse da MISE e MAECI e organizzate da ICE Agenzia, Confindustria e altre istituzioni (incluse le associazioni di categoria).
Studi di fattibilità: questo strumento, che copre fino al 100% le spese connesse alla redazione di studi di fattibilità collegati a investimenti produttivi o commerciali all’estero, vede l’importo massimo salire:
- da 150mila a 200mila euro per studi collegati a investimenti commerciali;
- da 300mila a 350mila euro per studi collegati a investimenti produttivi.
Inserimento Mercati Esteri: ben 4 milioni di euro - rispetto ai precedenti 2,5 milioni - possono essere richiesti a SIMEST per sostenere le spese per realizzare uffici, showroom, negozi, corner o centri di assistenza post vendita all’estero, coprendo anche i costi connessi alle attività promozionali che riguardano queste tipologie di interventi.
E-Commerce: le imprese che vogliono sfruttare le potenzialità del commercio elettronico si possono rivolgere a SIMEST per coprire le spese relative:
- alla realizzazione di una piattaforma informatica finalizzata all’e-commerce;
- all’adesione ad un marketplace finalizzato al commercio elettronico fornito da soggetti terzi.
L’importo massimo finanziabile passa da 300mila a 450mila euro per la realizzazione di una piattaforma propria e da 200mila a 300mila euro per l’utilizzo di un marketplace fornito da soggetti terzi.
Le altre novità in arrivo
Oltre all’aumento dei massimali, all’aggiunta di una parte di finanziamento a fondo perduto e allo stop delle garanzie per tutto il 2020, sono in arrivo anche altre due importanti novità. Entro l’estate, infatti, è attesa:
- l’estensione dell’operatività dei finanziamenti SIMEST anche a progetti intra UE (incluse ad esempio anche le fiere internazionali che si svolgono in Italia);
- l’ampliamento delle spese (ad esempio il magazzino oppure i digital export manager) e della tipologia di imprese finanziabili (ad esempio lo strumento della patrimonializzazione sarà aperto anche alle MidCap).
Gli altri finanziamenti di SIMEST per l’internazionalizzazione
I finanziamenti SIMEST possono essere usati anche per altre due tipologie di attività, entrambe essenziali per l'internazionalizzazione delle imprese. Si tratta dei:
- Programmi di assistenza tecnica: una linea di intervento che copre i costi per la formazione del personale coinvolto nelle iniziative di investimento estero, con un finanziamento fino a 300mila euro.
- Temporary Export Manager (TEM): un finanziamento agevolato fino a 150mila euro per le spese legate all’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali specializzate (Temporary Export Manager), che aiutino l’impresa a realizzare progetti di internazionalizzazione in Paesi extra UE.
Procedura tutta online
I sette strumenti per l’internazionalizzazione finanziati da SIMEST sono tutti accessibili online, tramite una procedura che richiede l’inserimento di pochi dati da parte dell’azienda. Non è richiesto neanche l’inserimento del business plan.
Le informazioni che vanno caricate riguardano più che altro le spese che dovrebbero essere sostenute e per le quali l’azienda dovrà allegare i preventivi (ad esempio quelli per l’affitto dello stand in fiera o dell’ufficio all’estero, oppure il costo standard del personale da assumere nel paese in cui si vuole operare). Documenti, insomma, che l'azienda ha già in mano, essendo serviti per stimare il costo dell’investimento.
Anche la parte di conclusione del contratto è digitale. Una volta ottenuta la delibera sul finanziamento, infatti, la stipula del contratto avviene sempre online con firma certificata, permettendo un significativo risparmio di tempo e costi per l’impresa.
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Photocredit: Myriam Zilles da Pixabay