Legge Bilancio 2025: il futuro di bonus ristrutturazioni e bonus mobili

Foto di Ian Panelo da PexelsUna notizia attesa e una inaspettata: il Governo ha inviato a Bruxelles il Documento programmatico di Bilancio (DpB) e nella Manovra 2025, che arriverà nei prossimi giorni alle Camere, c'è il rinnovo per un altro anno del bonus ristrutturazioni al 50% e - a sorpresa - anche del bonus per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Anche se con la limitazione della fruizione solo per proprietari di prime case, la notizia della possibilità, anche nel 2025, di detrarre i costi di ristrutturazione al 50% è una boccata di ossigeno per i proprietari e per il comparto edilizia. 

Guida ai bonus per la casa e alle scadenze

Un annuncio atteso da molti: nel 2025 il bonus ristrutturazioni continuerà a essere erogato con le stesse modalità del 2024. Previsto quindi il 50% di detrazione senza distinzione reddituale, ma con un limite di spesa di 96mila euro e possibilità di accesso solo per le prime case. Per le seconde case la percentuale resta al 36%, seguendo il decalage previsto dal decreto Superbonus, fino al 2027, per poi scendere ulteriormente al 30% dal 2028 al 2033.

Bonus ristrutturazione 2025, come funziona

Il bonus ristrutturazione permette di detrarre dall'Irpef (in dieci anni) il 50% delle spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di appartamenti in condominio o di unità immobiliari indipendenti, di qualsiasi categoria catastale. Nel caso di edifici condominiali, può ricevere l'incentivo anche la manutenzione ordinaria.

Tra i lavori ammessi al bonus ci sono: l'installazione di ascensori, interventi di risparmio energetico, nuovi infissi, aperture di finestre e porte, adeguamento di solai, realizzazione di masarde e balconi, nuovi servizi igienici e anche la demolizione e ricostruzione dell'edificio. 

Detrazione 50% solo per le prime case

La conferma della detrazione al 50% sarebbe però riservata solo alle abitazioni principali, mentre per le seconde case l'intensità dovrebbe scendere al 36%, dal 2025 al 2027 e poi attestarsi al 30% negli anni successivi fino al 2033.

Bonus mobili e grandi elettrodomestici anche per le seconde case

In attesa della riforma del Mase, che riguarderà tutti i bonus e gli incentivi edilizi, uniformando anche le proposte di legge parlamentari che giacciono nelle commissioni parlamentari di competenza, con la legge di bilancio 2025 arriva anche la proroga per il bonus mobili e grandi elettrodomestici: questo sarà al 50%, indipendentemente che si tratti di prima o seconda casa, marcando quindi la maggiore differenza con il bonus ristrutturazioni 2025. Attualmente il bonus mobili prevede un tetto di spesa da 5mila euro. Il massimale si è infatti ridotto negli anni, nel 2022 era di 10mila euro e nel 2023 di 8mila euro.

Il testo della legge di Bilancio 2025 è atteso alla Camera, dove dovrebbe iniziare l'iter parlamentare il 21 ottobre.

Per approfondire: Detrazioni edilizie, il Mase prepara la riforma che le riorganizza

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