Palazzo Chigi approva il Piano Nazionale di Riforma - PNR e libera il Wi-fi
Nucleare, energie rinnovabili, riforma fiscale, questione meridionale: questi i punti cardine della bozza del Piano nazionale di riforme approvata dall’odierno Consiglio dei Ministri. Nel giorno del lancio del pacchetto sicurezza, il governo ha dato il via libera al nuovo piano nell’ambito di Europa 2020, che ha raccoglie idealmente il testimone della strategia di Lisbona.
Dopo il dibattito parlamentare, il programma verrà discusso in un consesso europeo più propriamente politico assieme gli altri 26 paesi membri, per entrare in vigore nell’aprile del 2011. La discussione comune assume un ruolo importante anche alla luce dell’imminente riforma del patto di stabilità.
Ad illustrare il piano, in conferenza stampa, il ministro dell’economia, Giulio Tremonti e quello per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi. Il contenuto del documento sarà reso noto nei prossimi giorni.
"Il nostro documento è all'altezza di quello degli altri e alle aspettative degli altri – ha commentato Tremonti - ora inizia una fase di discussione in Parlamento, con le forze economiche e sociali e in sede scientifica".
Critica l’opposizione. Secondo Alessia Mosca, deputata del Pd vicina ad Enrico Letta “Il piano sulla strategia UE 2020 approvato è un collage di contributi delle diverse amministrazioni messi insieme alla bell'e meglio: un patchwork senza disegno complessivo. Il documento non contiene risposte specifiche su una serie di temi altrettanto specifici che Europa 2020 richiama”.
Nel frattempo, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Berlusconi ha annunciato che il nome del presidente della Consob verrà ufficializzato in occasione del prossimo consiglio dei ministri.
L’altra grande novità emersa oggi riguarda la possibilità, a partire dal 1° gennaio 2010, di collegarsi liberamente, senza restrizioni, alla rete wi-fi. Da tempo questa norma non appariva più di utilità per la lotta al terrorismo, ma al contrario sempre più gravosa per la diffusione del libero accesso alla rete nel nostro paese. "La decisione del consiglio dei ministri sul wifi è una prima vittoria della campagna che abbiamo promosso, assieme ai colleghi Barbareschi, Gentiloni e Rao": lo dichiara Linda Lanzillotta di Alleanza per l'Italia. "Grazie alla iniziativa per il wifi libero - sottolinea - siamo riusciti a smuovere l'inerzia del governo e ottenuto un primo risultato per i cittadini e per lo sviluppo dell'innovazione", sottolinea Lanzillotta. "Dobbiamo attendere, però, il testo normativo perché non si rischi qualche passo indietro, dopo l'effetto-annuncio".
Non tutti sono dello stesso parere. Secondo il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, l'accesso libero alle postazioni wi-fi e agli internet point ridurrebbe la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet.