Sicilia: stanziati i primi 2 miliardi di euro per potenziare i collegamenti ferroviari
I ministri per la Coesione territoriale e lo Sviluppo economico Fabrizio Barca e Corrado Passera, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e gli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana, Mauro Moretti e Michele Mario Elia, sottoscrivono un Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per rendere più veloci i collegamenti ferroviari fra Catania, Palermo e Messina. 5 macro-interventi per cui, a fronte di un costo complessivo di oltre 5 miliardi di euro, sono già disponibili 2 miliardi e 426 milioni di origine nazionale e comunitaria.
Nello specifico, la provenienza dei fondi disponibili è così suddivisa:
- 1 miliardo 153 milioni a valere su fondi statali;
- 21 milioni a valere sulla Legge Obiettivo;
- 500 milioni a valere sulla riduzione del cofinanziamento statale di cui al Piano d’Azione e Coesione;
- 517,2 milioni a valere sui programmi comunitari 2007-2013, di cui 280 milioni sul POR Sicilia e 237,2 sul PON Reti e Mobilità;
- 217,3 milioni a valere su risorse liberate del PON Trasporti 2000-2006;
- 17 milioni a valere su risorse Fondo Sviluppo e Coesione.
Tre i risultati previsti dai lavori sulla direttrice ferroviaria Messina-Catania-Palermo:
- una progressiva riduzione dei tempi di percorrenza del servizio fra tre importanti aree metropolitane della Sicilia. Con gli interventi già finanziati e per cui è già deciso il tracciato, si ottiene una prima riduzione dei tempi di percorrenza fra Messina e Palermo;
- un miglioramento dell’accessibilità delle aree interne della Sicilia centrale e della Sicilia meridionale ai grandi centri metropolitani;
- una maggiore efficienza dei nodi ferroviari di Catania e Palermo.
Quello siciliano è il terzo CIS firmato dal Governo e segue quelli relativi alla realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto del 2 agosto e per la velocizzazione della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria del 18 dicembre che, complessivamente, hanno beneficiato di quasi 6 miliardi e mezzo.