Capacity Market – luce verde di Bruxelles al meccanismo italiano
L'introduzione di limiti di emissione rigorosi di CO2 nel meccanismo di regolazione della capacità italiano è stato giudicato dalla Commissione conforme alle norme sugli aiuti di Stato.
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La misura, molto attesa, contribuirà a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e aumenterà il livello di tutela ambientale, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.
Capacity Market: via libera al meccanismo italiano
Nel quadro delle norme UE sugli aiuti di Stato, nel febbraio 2018 la Commissione ha approvato un meccanismo di regolazione della capacità dell'intero mercato in Italia. In particolare la Commissione ha rilevato che il Paese aveva individuato e quantificato chiaramente i rischi legati alla sicurezza dell'approvvigionamento e che il meccanismo era ben concepito per mitigarli.
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Ad oggi l'Italia non ha ancora attuato tale meccanismo, poiché ha comunicato alla Commissione il progetto di introdurre alcune modifiche al Capacity Market approvato, che saranno applicate alla prima asta nel quadro del meccanismo, prevista per quest'anno.
In particolare, l'Italia consentirà la partecipazione all'asta solo a quei fornitori di capacità che rispettano i rigorosi limiti di emissione di CO2 definiti nel regolamento sull'energia elettrica di recente adozione ma non ancora obbligatori.
I limiti previsti per le emissioni di CO2 impediranno agli impianti di generazione di elettricità ad elevate emissioni, come le centrali a carbone, di partecipare al meccanismo di regolazione della capacità italiano.
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Al tempo stesso, per assicurare che il meccanismo rimanga competitivo nonostante l'esclusione di tali fornitori di capacità, l'Italia applicherà una serie di misure che mirano in particolar modo a favorire nuovi accessi, consentendo a capacità di generazione e altre tecnologie più rispettose dell'ambiente, come la gestione della domanda e lo stoccaggio, di sostituire gradualmente le centrali elettriche più inquinanti esistenti.
La Commissione ha valutato il meccanismo di regolazione della capacità modificato dalle proposte dall'Italia nel quadro delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato e ha concluso che la misura continuerà ad assicurare la sicurezza dell'approvvigionamento e aumenterà ulteriormente il livello di tutela ambientale, senza indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico.
Sulla base di tali elementi, la Commissione ha concluso che la misura è conforme alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato.