Mercati dei capitali: Bruxelles aggiorna regole per sostenere imprese UE
La Commissione UE propone nuove misure per aiutare le imprese a ottenere i finanziamenti di cui hanno bisogno per far ripartire l'Europa dopo la crisi del Coronavirus. E prepara per settembre un piano d'azione interamente dedicato ai mercati dei capitali.
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Le proposte sui mercati dei capitali fanno seguito al pacchetto per il settore bancario, presentato dall'Esecutivo UE il 28 aprile scorso per incoraggiare l'erogazione di prestiti a famiglie e aziende, e mirano a facilitare gli investimenti che possono risollevare l'economia europea, consentendo una rapida ricapitalizzazione delle imprese e accrescendo la capacità delle banche di finanziare la ripresa.
Nello specifico il pacchetto contiene modifiche al regolamento sul prospetto, alla direttiva MiFID II e alle norme sulla cartolarizzazione. Adeguamenti che "renderanno più facile per le nostre imprese ottenere i finanziamenti di cui hanno bisogno e investire nell'economia", ha dichiarato il vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, anticipando che a settembre la Commissione presenterà "un piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali di più ampia portata".
Un prospetto UE più semplice per agevolare la ripresa
Un prospetto è un documento che le imprese devono trasmettere ai propri investitori quando emettono azioni e obbligazioni.
La Commissione propone di creare un "prospetto UE per la ripresa" - una sorta di modello breve di prospetto - per le imprese che hanno esperienza nel mercato pubblico. Questo prospetto temporaneo sarebbe facile da produrre per le imprese, facile da leggere per gli investitori e facile da controllare per le autorità nazionali competenti. Ridurrebbe la lunghezza dei prospetti da centinaia di pagine ad appena 30, aiutando le imprese a raccogliere capitali, ad esempio sotto forma di azioni, anziché indebitarsi maggiormente.
Una seconda serie di modifiche mirate al regolamento sul prospetto mira a facilitare la raccolta di fondi da parte delle banche che svolgono un ruolo essenziale nel finanziamento della ripresa dell'economia reale.
Modifiche alla MiFID II per ridurre gli oneri burocratici
La Commissione propone inoltre modifiche mirate alle disposizioni della MiFID II al fine di ridurre alcuni degli oneri amministrativi che gli investitori esperti devono affrontare nei loro rapporti business to business, continuando a proteggere gli investitori meno esperti, come le famiglie che investono i loro risparmi per il pensionamento.
Le modifiche fanno riferimento a una serie di disposizioni che erano già state identificate durante la consultazione pubblica MiFID/MiFIR come eccessivamente gravose o come un ostacolo allo sviluppo dei mercati europei e che diventa ancora più importante ripensare alla luce della crisi attuale.
La Commissione propone pertanto di ricalibrare gli obblighi in modo da garantire un elevato livello di trasparenza nei confronti dei clienti, assicurando nel contempo gli standard più elevati di protezione e costi di conformità accettabili per le imprese europee.
Parallelamente, l'Esecutivo UE ha avviato oggi una consultazione pubblica sulle modifiche della direttiva delegata MiFID II per aumentare il regime di copertura della ricerca per gli emittenti di piccole e medie dimensioni e per le obbligazioni. In particolare, le PMI hanno bisogno di un buon livello di ricerca in materia di investimenti che dia loro sufficiente visibilità per attrarre nuovi investitori.
La Commissione propone anche di modificare le norme della MiFID riguardanti i mercati dei derivati energetici con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di mercati dell'energia denominati in euro - un fattore importante per il ruolo internazionale della moneta unica - e di consentire alle imprese europee di coprire i loro rischi, salvaguardando nel contempo l'integrità dei mercati delle materie prime, in particolare per i prodotti agricoli.
Cartolarizzazioni standardizzate e trasparenti
La Commissione propone infine un pacchetto di misure che modificano il regolamento sulle cartolarizzazioni e il regolamento sui requisiti patrimoniali.
La cartolarizzazione è uno strumento attraverso cui le banche possono raggruppare i prestiti, trasformarli in titoli e venderli sui mercati dei capitali. L'obiettivo di queste modifiche è facilitare l'uso della cartolarizzazione nella ripresa dell'Europa consentendo alle banche di espandere i loro prestiti e di liberare i loro bilanci dalle esposizioni deteriorate.
È utile consentire alle banche di trasferire alcuni dei rischi dei prestiti alle PMI (piccole e medie imprese) ai mercati, in modo da poter continuare a concedere finanziamenti alle imprese. In particolare, la Commissione propone di creare un quadro specifico per le cartolarizzazioni a bilancio semplici, trasparenti e standardizzate, che beneficerebbe di un trattamento prudenziale che rispecchia l'effettivo livello di rischio di tali strumenti.
La Commissione propone inoltre di eliminare gli attuali ostacoli normativi alla cartolarizzazione delle esposizioni deteriorate, così da aiutare le banche a scaricare quelle che potrebbero crescere a causa della crisi del coronavirus.
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