Ddl Capitali: ok a norme per rendere più attrattiva Piazza Affari e sostenere le PMI
Il disegno di legge volto ad aumentare la competitività del mercato dei capitali italiano, approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al DEF 2023, introduce semplificazioni per facilitarne l'accesso da parte delle aziende e incentivi, lato domanda e lato offerta, per indirizzare il risparmio privato verso le imprese.
Adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il ddl per la competività dei capitali si propone come un pacchetto di interventi organico che mira a incentivare la quotazione delle società e a diffondere l’azionariato della Borsa italiana.
Il provvedimento, che contiene modifiche al Testo unico della finanza, al Codice civile e ad alcuni dei decreti adottati nel pieno della crisi pandemica, introduce semplificazioni normative e operative volte a facilitare il ricorso delle imprese, in particolare PMI, al mercato dei capitali, in alternativa al solo mercato tradizionale del credito, per realizzare i propri obiettivi di crescita.
Nel disegno di legge anche interventi diretti a promuovere la canalizzazione dei risparmi privati verso le imprese e l'ampliamento della platea di Patrimonio Rilancio di CDP.
Cosa prevede il Ddl Capitali
Il disegno di legge a sostegno della competitività dei capitali, spiega la nota pubblicata al termine del Consiglio dei Ministri dell'11 aprile, semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro.
Inoltre, il ddl riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.
In tema di redazione del bilancio si prevede la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali.
Tra le misure più interessanti per indirizzare il risparmio privato verso le imprese c'è la norma che mira a facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati, con l'estensione della qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati, che potranno quindi operare secondo le stesse regole semplificate previste per banche, assicurazioni, fondi pensione, ecc.
Tra le novità anche l'apertura dello strumento Patrimonio rilancio di Cassa Depositi e Prestiti, istituito dal decreto Rilancio (dl n. 34 del 2020), alle società nate da fusioni o scissioni ma con bilanci certificati da un revisore contabile e alle imprese che non abbiamo subito sanzioni o sentenze di condanna.
Infine, il provvedimento introduce norme innovative in materia di svolgimento delle assemblee di società per azioni quotate, di esercizio dei diritti di voto plurimo e di flottante, e prevede l'inserimento dell'educazione finanziaria nelle scuole, nell'ambito dei programmi di educazione civica.
Per approfondire: Cosa si è detto al Rome Investment Forum 2023
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