Verso una riduzione delle emissioni per i veicoli pesanti
I negoziatori di Parlamento e Consiglio trovano un accordo provvisorio sul regolamento per fissare standard di CO2 per i veicoli pesanti dal 2030 in poi e ridurre ulteriormente le emissioni nel settore del trasporto su strada introducendo nuovi obiettivi per il 2030, il 2035 e il 2040.
Le regole UE per diffondere sistemi di trasporto intelligenti
I veicoli pesanti sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni di gas serra (GHG) derivanti dal trasporto su strada nell’UE e rappresentano oltre il 6% del totale delle emissioni di gas serra dell’UE.
Per questo, nel febbraio 2023 la Commissione europea ha proposto un progetto di regolamento per fissare standard di CO2 per i veicoli pesanti a partire dal 2030 in poi, per contribuire a raggiungere l’obiettivo dell’Unione Europea di neutralità climatica entro il 2050 e ridurre la domanda di combustibili fossili importati. Proposta su cui il 18 gennaio il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico provvisorio.
I nuovi standard di emissioni per i veicoli pesanti
L’accordo rafforza le norme sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti (HDV) che entreranno nel mercato dell'UE a partire dal 2030. Il regolamento fisserà nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2030, 2035 e 2040.
Nel dettaglio, l’accordo raggiunto tra i colegislatori fissa obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti del 45% per il 2030-2034, del 65% per il 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040, rispetto ai livelli del 2019.
Il campo di applicazione del regolamento è stato ampliato rispetto alla proposta iniziale e i nuovi standard si applicheranno a quasi tutti i camion (compresi i veicoli professionali, come i camion della spazzatura, i ribaltabili o le betoniere a partire dal 2035), agli autobus urbani, agli autobus a lunga percorrenza e ai rimorchi.
In particolare, per accelerare la transizione verso un trasporto pubblico a emissioni zero in tutta Europa, i nuovi autobus urbani dovranno ridurre le emissioni del 90% a partire dal 2030, mentre tutti i nuovi autobus urbani dovranno essere a emissioni zero entro il 2035.
I colegislatori hanno convenuto di fissare anche obiettivi per i rimorchi al 7,5% e per i semirimorchi al 10% a partire dal 2030, e hanno introdotto la definizione di "rimorchi elettronici" per apportare chiarezza giuridica e per adeguare il regolamento esistente agli sviluppi tecnici di questo nuovo tipo di rimorchi, tenuto conto del potenziale dei rimorchi elettronici di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2.
Fanno eccezione:
- i piccoli costruttori e i veicoli utilizzati nelle attività minerarie, silvicole e agricole,
- i veicoli destinati alle forze armate e ai servizi antincendio,
- i veicoli destinati alla protezione civile, all'ordine pubblico e all'assistenza medica,
che saranno esentati dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 stabiliti nel regolamento.
La Commissione analizzerà la possibilità di includere nell'ambito di applicazione gli autocarri più piccoli (di peso inferiore a 5 tonnellate).
L'accordo provvisorio affronta anche la questione dei veicoli ammodernati, ovvero i veicoli convenzionali convertiti in veicoli a zero emissioni, consentendo il trasferimento di tali veicoli tra costruttori. I colegislatori hanno convenuto di incaricare la Commissione di valutare, entro il 2025, la necessità di agevolare la diffusione sul mercato di veicoli pesanti ammodernati, attraverso norme armonizzate per la loro omologazione.
Secondo l'accordo provvisorio, la Commissione esaminerà l'efficacia e l'impatto del regolamento entro il 2027. Questa revisione riguarderà l'ampliamento del campo di applicazione ai piccoli autocarri, una metodologia per la registrazione dei veicoli pesanti alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di CO2, in conformità con il diritto dell'UE e obiettivi di neutralità climatica, il ruolo di un fattore di correzione del carbonio nella transizione verso veicoli pesanti a emissioni zero e una metodologia per la determinazione delle emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita dei nuovi veicoli pesanti.
L'accordo invia un altro chiaro segnale ai produttori, agli operatori dei trasporti e agli utenti affinché indirizzino gli investimenti verso tecnologie innovative a emissioni zero e incoraggino la realizzazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento.
A questo punto Parlamento e Consiglio dovranno approvare formalmente l’accordo. Una volta completato questo processo, la nuova normativa sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione ed entrerà in vigore.
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