Ricerca: a metà dicembre i primi bandi Horizon 2020
Horizon 2020 riscalda i motori. I bandi relativi ai primi due anni dell'ottavo programma quadro saranno pubblicati a metà dicembre del 2013.
La Commissione europea pubblicherà a metà dicembre i primi bandi di Horizon 2020. E’ questo l’obiettivo al quale sta lavorando in questi mesi l’Esecutivo comunitario, secondo fonti della Dg ricerca. Imprese e gruppi di studio avranno da quel momento accesso ai fondi per il 2014 e il 2015. E’ la prima fetta dei 70 miliardi totali che compongono l’ottavo programma quadro.
“I bandi per il 2014 e il 2015 materialmente sono già scritti”, spiegano dalla Dg ricerca. Daranno opportunità sia alla ricerca pura che a quella applicata. Di fatto, però, l’approvazione di Horizon 2020 non è ancora arrivata. Il grande ritardo accumulato con il varo delle prospettive finanziarie 2014-2020 costringerà a concentrare gli sforzi in questi ultimi mesi del 2013, bruciando le tappe.
La proposta della Commissione sul nuovo programma di ricerca e innovazione dovrà essere approvata da Parlamento e Consiglio entro dicembre del 2013. A quel punto, nel giro di pochi giorni, si dovrà arrivare alla pubblicazione dei bandi. Per fare questo, il lavoro della Commissione sui bandi sta già procedendo in via informale. I testi sono pronti e sono già allo studio dei comitati di programma: quello italiano, composto da 14 membri, è stato costituito dal Ministero dell’Università e ricerca a fine luglio.
Approvato il programma quadro a Bruxelles, si procederà rapidamente a incassare il via libera sui bandi da parte dei comitati. A quel punto la pubblicazione arriverà per metà dicembre, mettendo immediatamente sul piatto i primi due anni della nuova programmazione. L’ammontare degli stanziamenti sarà inferiore a venti miliardi, dal momento che per la programmazione è prevista una crescita dei fondi nell’ultima fase del settennato.
Ma il lavoro della Dg ricerca non si ferma con la pubblicazione dei primi bandi. Oltre al varo degli stanziamenti per gli anni successivi, è allo studio un’integrazione maggiore con gli altri fondi messi a disposizione dal bilancio europeo. “In particolare, stiamo lavorando al rafforzamento della combinazione con i fondi strutturali”. In questo modo il denaro concentrato sui fondi regionali potrà in parte essere indirizzato sui progetti di ricerca, combinando gli obiettivi dei due programmi.